Terremoto di magnitudo ML 3.6 del 10-07-2005 ore 13:38:50 (UTC) in zona: 6 km SE Randazzo (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 3.6 è avvenuto nella zona: 6 km SE Randazzo (CT), il

  • 10-07-2005 13:38:50 (UTC)
  • 10-07-2005 15:38:50 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.8370, 14.9890 ad una profondità di 29 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Randazzo CT 6 10900 10900
Moio Alcantara ME 9 717 11617
Santa Domenica Vittoria ME 9 980 12597
Maletto CT 11 3920 16517
Malvagna ME 11 733 17250
Roccella Valdemone ME 11 666 17916
Castiglione di Sicilia CT 13 3215 21131
Linguaglossa CT 14 5403 26534
Bronte CT 15 19172 45706
Francavilla di Sicilia ME 15 3945 49651
Maniace CT 16 3765 53416
Milo CT 17 1087 54503
Piedimonte Etneo CT 17 3963 58466
Sant'Alfio CT 17 1582 60048
Motta Camastra ME 18 845 60893
Floresta ME 18 485 61378
Zafferana Etnea CT 19 9517 70895
Fiumefreddo di Sicilia CT 20 9623 80518

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
38 Km a N di Catania (314555 abitanti)
64 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
65 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
90 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
90 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML 3.6
2005-07-10
13:38:50
37.837 14.989 29 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 526159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-07-10 13:38:50 ± 0.14
Latitudine 37.8370 ± 0.0072
Longitudine 14.9890 ± 0.0102
Profondità (km) 29 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 526159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 945
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 318
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 78
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1204.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 88
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 40
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.65
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.66554
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 31
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

ML:3.6

Campo Valore
Valore 3.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 526159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:11:23

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 526159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:11:23
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.LTRZ.EHZ. 2005-07-10T13:39:40.95 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MRLC.SHZ. 2005-07-10T13:39:40.17 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2005-07-10T13:39:35.82 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SLCN.SHZ. 2005-07-10T13:39:33.69 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGR.SHZ. 2005-07-10T13:39:28.74 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ERC.SHZ. 2005-07-10T13:39:27.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.SHZ. 2005-07-10T13:39:23.06 0.3 undecidable manual Sg 74 96.7254 0.812 28
IV.STR4.EHE. 2005-07-10T13:39:23.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HMDC.BHZ. 2005-07-10T13:39:21.68 0.1 undecidable manual Sg 191 99.123 -1.249 30
IV.MMGO.SHZ. 2005-07-10T13:39:21.48 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PZI.SHZ. 2005-07-10T13:39:19.17 0.1 undecidable manual Sg 182 86.6466 -0.145 46
IV.USI.SHZ. 2005-07-10T13:39:18.94 0.3 undecidable manual Pg 302 184.8705 -1.045 38
IV.CLTB.SHZ. 2005-07-10T13:39:18.51 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.SHZ. 2005-07-10T13:39:17.10 0.3 undecidable manual Pg 48 165.612 -0.508 51
IV.SSY.BHZ. 2005-07-10T13:39:15.87 0.3 undecidable manual Sg 174 75.7686 -0.333 34
IV.FAVR.SHZ. 2005-07-10T13:39:15.30 0.3 undecidable manual Pg 242 132.3675 1.805 27
IV.MTTG.SHZ. 2005-07-10T13:39:13.68 0.3 undecidable manual Sg 73 64.8906 0.555 33
IV.AGST.SHZ. 2005-07-10T13:39:13.75 0.3 undecidable manual Sg 162 67.7766 -0.185 35
IV.IVPL.BHZ. 2005-07-10T13:39:10.61 0.3 undecidable manual Sg 359 59.7957 -1.105 25
IV.SOI.SHZ. 2005-07-10T13:39:08.41 0.1 undecidable manual Pg 74 96.7254 -0.093 89
MN.CEL.HHZ. 2005-07-10T13:39:08.84 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.HMDC.BHZ. 2005-07-10T13:39:08.41 0.1 positive manual Pg 191 99.123 -0.476 83
IV.GIB.SHZ. 2005-07-10T13:39:07.26 0.3 negative manual Pg 282 85.9473 0.512 62
IV.GMB.SHZ. 2005-07-10T13:39:06.70 0.3 undecidable manual Pg 63 82.0512 0.58 62
IV.CSLB.SHZ. 2005-07-10T13:39:06.19 0.1 undecidable manual Pg 278 82.251 0.035 93
IV.PZI.SHZ. 2005-07-10T13:39:06.83 0.1 undecidable manual Pg 182 86.6466 -0.029 93
MN.CEL.HHZ. 2005-07-10T13:39:05.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PLLN.SHZ. 2005-07-10T13:39:05.45 0.1 undecidable manual Pg 283 76.0683 0.299 89
IV.SSY.BHZ. 2005-07-10T13:39:05.13 0.1 undecidable manual Pg 174 75.7686 0.021 94
IV.SCLL.SHZ. 2005-07-10T13:39:05.23 0.1 undecidable manual Pg 54 78.5658 -0.327 88
IV.SLNA.SHZ. 2005-07-10T13:39:05.54 0.1 undecidable manual Pg 350 81.6516 -0.523 83
IV.AGST.SHZ. 2005-07-10T13:39:04.02 0.1 negative manual Pg 162 67.7766 0.186 93
IV.ILLI.BHE. 2005-07-10T13:39:03.75 0.1 undecidable manual Pg 357 67.5768 -0.057 95
IV.MSRU.BHZ. 2005-07-10T13:39:03.31 0.1 positive manual Pg 44 65.5899 -0.177 93
IV.MTTG.SHZ. 2005-07-10T13:39:03.91 0.1 undecidable manual Pg 73 64.8906 0.532 87
IV.IVPL.BHZ. 2005-07-10T13:39:02.42 0.1 undecidable manual Pg 359 59.7957 -0.164 94
.MMME.BHN. 2005-07-10T13:39:02.67 0.1 undecidable manual Sg 65 25.5522 -0.407 47
IV.ATN.SHZ. 2005-07-10T13:39:01.90 0.1 positive manual Pg 49 54.8007 0.08 98
IV.MNO.SHZ. 2005-07-10T13:38:58.44 0.1 negative manual Pg 292 27.75 0.446 95
.MMME.BHN. 2005-07-10T13:38:57.99 0.1 positive manual Pg 65 25.5522 0.254 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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