Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 02-03-2005 ore 00:54:07 (UTC) in zona: 2 km SE Torre San Patrizio (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km SE Torre San Patrizio (FM), il

  • 02-03-2005 00:54:07 (UTC)
  • 02-03-2005 01:54:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1680, 13.6250 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Torre San Patrizio FM 2 2048 2048
Rapagnano FM 3 2145 4193
Magliano di Tenna FM 4 1452 5645
Monte San Pietrangeli FM 5 2458 8103
Monte Urano FM 6 8353 16456
Grottazzolina FM 7 3398 19854
Francavilla d'Ete FM 7 964 20818
Montegranaro FM 7 12990 33808
Fermo FM 8 37655 71463
Ponzano di Fermo FM 8 1674 73137
Monte San Giusto MC 8 8191 81328
Montegiorgio FM 8 6851 88179
Monte Giberto FM 8 801 88980
Sant'Elpidio a Mare FM 9 17110 106090
Belmonte Piceno FM 11 646 106736
Petritoli FM 11 2335 109071
Monterubbiano FM 12 2230 111301
Mogliano MC 12 4696 115997
Montottone FM 12 979 116976
Massa Fermana FM 12 963 117939
Monsampietro Morico FM 12 659 118598
Monte Vidon Corrado FM 12 731 119329
Moresco FM 13 598 119927
Corridonia MC 13 15430 135357
Montappone FM 13 1682 137039
Monte Vidon Combatte FM 13 433 137472
Lapedona FM 14 1166 138638
Falerone FM 14 3337 141975
Porto San Giorgio FM 14 16121 158096
Petriolo MC 14 1998 160094
Servigliano FM 14 2336 162430
Porto Sant'Elpidio FM 15 26152 188582
Ortezzano FM 15 774 189356
Monteleone di Fermo FM 15 395 189751
Altidona FM 15 3390 193141
Carassai AP 16 1100 194241
Monte Rinaldo FM 16 379 194620
Montefiore dell'Aso AP 17 2123 196743
Montecosaro MC 17 7113 203856
Morrovalle MC 17 10195 214051
Loro Piceno MC 17 2401 216452
Civitanova Marche MC 18 41983 258435
Montelparo FM 18 778 259213
Campofilone FM 18 1916 261129
Massignano AP 19 1638 262767
Pedaso FM 19 2800 265567
Santa Vittoria in Matenano FM 19 1330 266897
Montalto delle Marche AP 20 2122 269019

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
57 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
78 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
84 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
90 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
92 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
93 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.7
2005-03-02
00:54:07
43.168 13.625 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 512339
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-03-02 00:54:07 ± 0.48
Latitudine 43.1680 ± 0.0183
Longitudine 13.6250 ± 0.0406
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 512339

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3865.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 230
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00939
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 512339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:11:31

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 512339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 2005-03-02T00:54:29.18 10.0 undecidable manual SG 303 0.5883 -0.2 0.6
--.MNS.Z. 2005-03-02T00:54:28.32 10.0 undecidable manual PG 221 1.0434 -0.01 1.3
--.FSSB.Z. 2005-03-02T00:54:24.69 10.0 undecidable manual PG 310 0.7992 0.75 0.2
--.CING.N. 2005-03-02T00:54:22.11 10.0 undecidable manual SG 303 0.3663 0.43 0.4
--.ARV.Z. 2005-03-02T00:54:19.49 10.0 undecidable manual PG 303 0.5883 -0.51 0.7
--.TERO.Z. 2005-03-02T00:54:18.99 10.0 undecidable manual PG 181 0.5439 -0.07 1.7
--.NRCA.Z. 2005-03-02T00:54:18.54 10.0 undecidable manual PG 228 0.4995 0.28 1.3
--.SNTG.Z. 2005-03-02T00:54:18.50 10.0 undecidable manual PG 279 0.4995 -0.29 1.3
--.CING.Z. 2005-03-02T00:54:15.30 10.0 undecidable manual PG 303 0.3663 -0.25 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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