Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 16-02-2005 ore 04:45:22 (UTC) in zona: 2 km S Campoli Appennino (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km S Campoli Appennino (FR), il

  • 16-02-2005 04:45:22 (UTC)
  • 16-02-2005 05:45:22 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7220, 13.6760 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Campoli Appennino FR 2 1725 1725
Posta Fibreno FR 4 1139 2864
Pescosolido FR 4 1555 4419
Broccostella FR 4 2741 7160
Sora FR 5 26144 33304
Vicalvi FR 6 783 34087
Fontechiari FR 6 1303 35390
Alvito FR 7 2713 38103
Isola del Liri FR 10 11715 49818
Arpino FR 10 7262 57080
Casalvieri FR 11 2698 59778
Castelliri FR 11 3454 63232
San Donato Val di Comino FR 12 2107 65339
Casalattico FR 12 574 65913
Gallinaro FR 12 1269 67182
Balsorano AQ 13 3569 70751
Santopadre FR 14 1357 72108
Pescasseroli AQ 14 2203 74311
Opi AQ 14 420 74731
Atina FR 15 4316 79047
Settefrati FR 16 728 79775
Fontana Liri FR 16 2953 82728
Monte San Giovanni Campano FR 16 12929 95657
Rocca d'Arce FR 17 959 96616
Villavallelonga AQ 17 919 97535
Arce FR 17 5756 103291
San Vincenzo Valle Roveto AQ 18 2347 105638
Picinisco FR 18 1218 106856
Villa Latina FR 18 1241 108097
Roccasecca FR 19 7365 115462
Boville Ernica FR 19 8737 124199
Colle San Magno FR 19 699 124898
Colfelice FR 19 1932 126830
Belmonte Castello FR 20 739 127569
Collelongo AQ 20 1233 128802

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
70 Km a E di Latina (125985 abitanti)
74 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
75 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
78 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
81 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
85 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
87 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
90 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
92 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
94 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
94 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
97 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
99 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.5
2005-02-16
04:45:22
41.722 13.676 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 511909
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-02-16 04:45:22 ± 0.176
Latitudine 41.7220 ± 0.0117
Longitudine 13.6760 ± 0.0117
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 511909

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1622.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01060
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 511909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:11:04

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 511909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.NRCA.Z. 2005-02-16T04:45:45.27 10.0 undecidable manual PN 339 1.1766 -0.05 0.8
--.CII.E. 2005-02-16T04:45:41.30 10.0 undecidable manual SG 89 0.4662 1.01 0
--.MNS.Z. 2005-02-16T04:45:41.93 10.0 undecidable manual PG 312 0.9879 -0.48 0.4
--.LAV9.Z. 2005-02-16T04:45:37.48 10.0 undecidable manual PG 266 0.7326 -0.08 1.1
--.PTQR.Z. 2005-02-16T04:45:37.12 10.0 undecidable manual SG 325 0.3552 0.51 0.2
--.INTR.N. 2005-02-16T04:45:35.67 10.0 undecidable manual SG 30 0.333 -0.05 0.6
--.AQU.Z. 2005-02-16T04:45:35.93 10.0 undecidable manual PG 342 0.6549 -0.39 0.7
--.SGG.Z. 2005-02-16T04:45:35.13 10.0 undecidable manual PG 122 0.6216 -0.43 0.6
--.RFI.Z. 2005-02-16T04:45:33.65 10.0 undecidable manual PG 151 0.4773 0.73 0.2
--.CII.Z. 2005-02-16T04:45:32.87 10.0 undecidable manual PG 89 0.4662 0.15 1.3
--.PTQR.Z. 2005-02-16T04:45:30.67 10.0 negative manual PG 325 0.3552 -0.08 2.7
--.VVLD.E. 2005-02-16T04:45:29.97 10.0 undecidable manual SG 344 0.1443 0.65 0.1
--.INTR.Z. 2005-02-16T04:45:29.99 10.0 undecidable manual PG 30 0.333 -0.25 1.1
--.GUAR.Z. 2005-02-16T04:45:29.27 10.0 negative manual PG 285 0.2775 0.04 2.8
--.VVLD.Z. 2005-02-16T04:45:26.86 10.0 negative manual PG 344 0.1443 0.31 2
--.SDI.Z. 2005-02-16T04:45:25.13 10.0 positive manual PG 97 0.0999 -0.45 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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