Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 06-10-1987 ore 22:52:58 (Italia) in zona: 2 km NE Acquaviva d'Isernia (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km NE Acquaviva d'Isernia (IS), il

  • 06-10-1987 21:52:58 (UTC)
  • 06-10-1987 22:52:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6810, 14.1670 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Acquaviva d'Isernia IS 2 425 425
Forlì del Sannio IS 2 675 1100
Rionero Sannitico IS 4 1118 2218
Roccasicura IS 6 550 2768
Cerro al Volturno IS 6 1281 4049
Miranda IS 8 1047 5096
Fornelli IS 9 1909 7005
Castel San Vincenzo IS 9 516 7521
Rocchetta a Volturno IS 9 1113 8634
Montenero Val Cocchiara IS 9 538 9172
Colli a Volturno IS 10 1349 10521
Pizzone IS 11 329 10850
Carovilli IS 11 1359 12209
Isernia IS 11 21842 34051
Scapoli IS 12 680 34731
San Pietro Avellana IS 12 503 35234
Pesche IS 12 1661 36895
Alfedena AQ 13 864 37759
Castel di Sangro AQ 13 6538 44297
Scontrone AQ 13 574 44871
Vastogirardi IS 13 704 45575
Macchia d'Isernia IS 13 1035 46610
Montaquila IS 13 2456 49066
Pescolanciano IS 14 855 49921
Sessano del Molise IS 15 727 50648
Pettoranello del Molise IS 15 460 51108
Sant'Agapito IS 16 1496 52604
Carpinone IS 16 1157 53761
Barrea AQ 17 726 54487
Monteroduni IS 18 2264 56751
Filignano IS 18 648 57399
Chiauci IS 18 233 57632
Longano IS 19 690 58322
Capracotta IS 19 903 59225
Ateleta AQ 20 1181 60406
Civitanova del Sannio IS 20 945 61351
Roccaraso AQ 20 1627 62978
Pietrabbondante IS 20 759 63737

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
69 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
75 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
79 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
80 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
83 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
84 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
87 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
87 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
87 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
93 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
93 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
94 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
97 Km a N di Portici (55274 abitanti)
98 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
98 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
100 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.8
1987-10-06
21:52:58
41.681 14.167 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 56589
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-10-06 21:52:58 ± 0.182
Latitudine 41.6810 ± 0.0140
Longitudine 14.1670 ± 0.0119
Profondità (km) 6 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 56589

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1844.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 79
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04250
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 56589
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:54:20

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 56589
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1987-10-06T21:55:01.56 10.0 undecidable manual SN 338 4.7175 -0.88 0.1
--.CTI.Z. 1987-10-06T21:54:10.42 10.0 undecidable manual PN 338 4.7175 0.37 0.6
--.PTJ.Z. 1987-10-06T21:54:05.20 10.0 undecidable manual PN 16 4.4067 -0.67 0.5
--.CDM.Z. 1987-10-06T21:53:51.00 10.0 undecidable manual SN 110 1.6761 0.77 0.4
--.PE1.Z. 1987-10-06T21:53:42.00 10.0 undecidable manual PN 108 2.5863 1.16 0.4
--.MS1.Z. 1987-10-06T21:53:41.00 10.0 undecidable manual SN 88 1.3209 -0.55 0.4
--.SOR.Z. 1987-10-06T21:53:36.10 10.0 undecidable manual SN 173 1.0989 -0.24 0.5
--.BAI.Z. 1987-10-06T21:53:34.00 10.0 undecidable manual PN 105 2.0979 -0.16 1.1
--.CP9.Z. 1987-10-06T21:53:31.61 10.0 undecidable manual SG 281 0.9213 0.79 0.3
--.MC8.Z. 1987-10-06T21:53:30.50 10.0 undecidable manual PN 341 1.6983 1.49 0.2
--.ASS.Z. 1987-10-06T21:53:30.20 10.0 undecidable manual PN 321 1.7649 0.63 0.9
--.CDM.Z. 1987-10-06T21:53:28.00 10.0 undecidable manual PN 110 1.6761 -0.37 1.1
--.SGO.Z. 1987-10-06T21:53:24.66 10.0 undecidable manual PN 142 1.3986 0.1 1.5
--.MNS.Z. 1987-10-06T21:53:24.14 10.0 undecidable manual PN 303 1.2987 1 0.5
--.MS1.Z. 1987-10-06T21:53:23.50 10.0 undecidable manual PN 88 1.3209 0.15 1.5
--.ALP.Z. 1987-10-06T21:53:21.30 10.0 undecidable manual PN 338 1.1766 -0.41 1.3
--.FG4.Z. 1987-10-06T21:53:21.11 10.0 undecidable manual PN 118 1.1433 0.13 1.5
--.SOR.Z. 1987-10-06T21:53:20.60 10.0 undecidable manual PN 173 1.0989 0.26 1.4
--.RMP.Z. 1987-10-06T21:53:19.43 10.0 positive manual PN 277 1.0989 -0.84 1.6
--.TR9.Z. 1987-10-06T21:53:18.00 10.0 undecidable manual PG 128 1.0101 -0.91 0.6
--.OVO.Z. 1987-10-06T21:53:17.60 10.0 undecidable manual PG 168 0.8658 1.42 0.2
--.AQU.Z. 1987-10-06T21:53:16.54 10.0 undecidable manual PG 320 0.8769 0.18 1.4
--.CP9.Z. 1987-10-06T21:53:15.70 10.0 positive manual PG 281 0.9213 -1.45 0.5
--.MSC.Z. 1987-10-06T21:53:10.00 10.0 undecidable manual PG 196 0.4995 0.5 1.2
--.SDI.Z. 1987-10-06T21:53:08.80 10.0 undecidable manual SG 276 0.2553 -0.23 0.9
--.DUI.Z. 1987-10-06T21:53:07.00 10.0 undecidable manual SG 95 0.2109 -0.14 0.8
--.SGG.Z. 1987-10-06T21:53:05.70 10.0 positive manual PG 151 0.333 -0.3 2.6
--.SDI.Z. 1987-10-06T21:53:04.82 10.0 positive manual PG 276 0.2553 0.25 2.5
--.DUI.Z. 1987-10-06T21:53:03.65 10.0 positive manual PG 95 0.2109 0.16 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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