Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 06-04-2004 ore 06:16:17 (Italia) in zona: 2 km S Curinga (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km S Curinga (CZ), il

  • 06-04-2004 04:16:17 (UTC)
  • 06-04-2004 06:16:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.8100, 16.3200 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Curinga CZ 2 6779 6779
Filadelfia VV 4 5384 12163
San Pietro a Maida CZ 5 4200 16363
Francavilla Angitola VV 5 1939 18302
Polia VV 7 1023 19325
Jacurso CZ 7 624 19949
Maida CZ 7 4566 24515
Cortale CZ 9 2117 26632
Girifalco CZ 9 5945 32577
Monterosso Calabro VV 11 1729 34306
Amaroni CZ 11 1855 36161
Olivadi CZ 13 529 36690
Cenadi CZ 13 563 37253
Centrache CZ 13 401 37654
Vallefiorita CZ 13 1771 39425
San Vito sullo Ionio CZ 13 1811 41236
Palermiti CZ 13 1213 42449
Capistrano VV 13 1042 43491
Maierato VV 16 2188 45679
Pizzo VV 16 9278 54957
Chiaravalle Centrale CZ 16 5759 60716
Filogaso VV 16 1417 62133
San Nicola da Crissa VV 16 1335 63468
Caraffa di Catanzaro CZ 17 1866 65334
Borgia CZ 17 7611 72945
Pianopoli CZ 17 2589 75534
Argusto CZ 18 522 76056
San Floro CZ 18 716 76772
Squillace CZ 18 3608 80380
Montauro CZ 18 1732 82112
Torre di Ruggiero CZ 18 1033 83145
Petrizzi CZ 18 1131 84276
Feroleto Antico CZ 18 2171 86447
Vallelonga VV 18 706 87153
Gasperina CZ 18 2160 89313
Montepaone CZ 18 5282 94595
Lamezia Terme CZ 19 70714 165309
Gagliato CZ 19 505 165814
Amato CZ 19 835 166649
Cardinale CZ 19 2188 168837
Sant'Onofrio VV 20 3067 171904
Stalettì CZ 20 2433 174337

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
26 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
54 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
76 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
95 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
98 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.1
2004-04-06
04:16:17
38.81 16.32 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 496019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-04-06 04:16:17 ± 0.306
Latitudine 38.8100 ± 0.0114
Longitudine 16.3200 ± 0.0320
Profondità (km) 4 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 496019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3046.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 114
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01837
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 496019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:53:46

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 496019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 2004-04-06T04:17:15.36 10.0 undecidable manual SN 336 1.9092 0.31 0.5
--.SLCN.Z. 2004-04-06T04:17:08.13 10.0 undecidable manual SN 341 1.665 -1.01 0.1
--.ORI.Z. 2004-04-06T04:16:58.93 10.0 undecidable manual SN 4 1.2432 -0.18 0.7
--.SLNA.Z. 2004-04-06T04:16:57.90 10.0 undecidable manual SN 258 1.1766 -0.65 0.3
--.MRLC.Z. 2004-04-06T04:16:52.52 10.0 undecidable manual PN 342 2.0424 0.05 1.4
--.SGO.Z. 2004-04-06T04:16:51.33 10.0 undecidable manual PN 336 1.9092 0.69 0.6
--.MTTG.Z. 2004-04-06T04:16:50.38 10.0 undecidable manual SG 211 0.9324 -0.28 0.6
--.TDS.Z. 2004-04-06T04:16:48.22 10.0 undecidable manual SG 0 0.8436 0.49 0.5
--.SLCN.Z. 2004-04-06T04:16:48.50 10.0 undecidable manual PN 341 1.665 0.82 0.4
--.GMB.Z. 2004-04-06T04:16:45.41 10.0 undecidable manual SG 211 0.7437 0.96 0.2
--.SOI.Z. 2004-04-06T04:16:44.66 10.0 undecidable manual SG 195 0.7659 -0.34 0.6
--.SCLL.Z. 2004-04-06T04:16:43.43 10.0 undecidable manual SG 220 0.7215 -0.36 0.6
--.MGR.Z. 2004-04-06T04:16:43.61 10.0 undecidable manual PN 336 1.443 -0.69 0.7
--.ORI.Z. 2004-04-06T04:16:41.68 10.0 undecidable manual PN 4 1.2432 0.24 1.7
--.SLNA.Z. 2004-04-06T04:16:40.54 10.0 undecidable manual PN 258 1.1766 -0.11 1.9
--.MTTG.Z. 2004-04-06T04:16:37.25 10.0 undecidable manual PG 211 0.9324 0.69 0.8
--.TDS.Z. 2004-04-06T04:16:34.25 10.0 undecidable manual PG 0 0.8436 -0.62 1
--.GMB.Z. 2004-04-06T04:16:33.90 10.0 undecidable manual PG 211 0.7437 0.12 2
--.SOI.Z. 2004-04-06T04:16:33.44 10.0 undecidable manual PG 195 0.7659 0.15 2
--.SCLL.Z. 2004-04-06T04:16:32.60 10.0 undecidable manual PG 220 0.7215 -0.53 1.1
--.GRI.Z. 2004-04-06T04:16:20.10 10.0 undecidable manual SG 80 0.0666 -0.46 0.5
--.GRI.Z. 2004-04-06T04:16:19.18 10.0 negative manual PG 80 0.0666 0 4.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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