Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 13-08-1987 ore 23:54:20 (Italia) in zona: 3 km SW Sersale (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SW Sersale (CZ), il

  • 13-08-1987 21:54:20 (UTC)
  • 13-08-1987 23:54:20 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9940, 16.6980 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zagarise CZ 3 1647 1647
Sersale CZ 3 4630 6277
Cerva CZ 5 1223 7500
Soveria Simeri CZ 5 1564 9064
Sellia CZ 6 530 9594
Simeri Crichi CZ 6 4698 14292
Magisano CZ 6 1258 15550
Andali CZ 7 769 16319
Petronà CZ 7 2629 18948
Cropani CZ 8 4778 23726
Belcastro CZ 8 1399 25125
Albi CZ 9 949 26074
Pentone CZ 10 2113 28187
Fossato Serralta CZ 10 594 28781
Taverna CZ 10 2703 31484
Sellia Marina CZ 11 7513 38997
Sorbo San Basile CZ 11 809 39806
Marcedusa CZ 13 448 40254
Mesoraca KR 13 6523 46777
Catanzaro CZ 13 90612 137389
Gimigliano CZ 15 3381 140770
Botricello CZ 16 5220 145990
Petilia Policastro KR 16 9173 155163
Tiriolo CZ 17 3870 159033
Settingiano CZ 18 3124 162157
Cicala CZ 19 968 163125
Marcellinara CZ 19 2285 165410
San Pietro Apostolo CZ 20 1691 167101

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a NE di Catanzaro (90612 abitanti)
33 Km a E di Lamezia Terme (70714 abitanti)
38 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
51 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.2
1987-08-13
21:54:20
38.994 16.698 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 53889
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-08-13 21:54:20 ± 0.238
Latitudine 38.9940 ± 0.0131
Longitudine 16.6980 ± 0.0466
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 53889

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4279.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 143
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00016
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01295
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 53889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:51:58

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 53889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MMN.Z. 1987-08-13T21:55:00.60 10.0 undecidable manual SN! 328 1.0434 4.7 0
--.SO9.Z. 1987-08-13T21:54:54.61 10.0 undecidable manual SN 208 1.0434 -1.32 0
--.MGR.Z. 1987-08-13T21:54:46.90 10.0 undecidable manual PN 322 1.443 0.55 0.6
--.ATN.Z. 1987-08-13T21:54:45.13 10.0 undecidable manual PN 229 1.2654 1.07 0.2
--.ORI.Z. 1987-08-13T21:54:42.21 10.0 undecidable manual PN 349 1.0656 0.93 0.3
--.MMN.Z. 1987-08-13T21:54:41.00 10.0 undecidable manual PN 328 1.0434 0.06 1.2
--.SO9.Z. 1987-08-13T21:54:40.22 10.0 undecidable manual PN 208 1.0434 -0.73 0.5
--.CSI.Z. 1987-08-13T21:54:37.00 10.0 undecidable manual PG 338 0.8436 -0.34 1.1
--.TS9.Z. 1987-08-13T21:54:33.99 10.0 undecidable manual PG 337 0.7215 -0.96 0.3
--.ROI.Z. 1987-08-13T21:54:32.20 10.0 undecidable manual PG 350 0.5883 -0.25 1.2
--.RI2.Z. 1987-08-13T21:54:32.80 10.0 undecidable manual PG 196 0.5883 0.11 2.7
--.GRI.Z. 1987-08-13T21:54:31.51 10.0 undecidable manual SG 231 0.2664 0.23 0.5
--.CZI.Z. 1987-08-13T21:54:30.80 10.0 undecidable manual PG 297 0.4884 0.09 1.4
--.GRI.Z. 1987-08-13T21:54:26.52 10.0 undecidable manual PG 231 0.2664 -0.2 1.3
--.SE2.Z. 1987-08-13T21:54:22.50 10.0 undecidable manual PG 52 0.0222 -0.04 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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