Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 02-08-1987 ore 23:12:45 (UTC) in zona: 5 km NW Acquasanta Terme (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 5 km NW Acquasanta Terme (AP), il

  • 02-08-1987 23:12:45 (UTC)
  • 03-08-1987 01:12:45 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7970, 13.3670 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Acquasanta Terme AP 5 2916 2916
Montegallo AP 6 523 3439
Arquata del Tronto AP 6 1178 4617
Roccafluvione AP 12 2010 6627
Montemonaco AP 12 604 7231
Valle Castellana TE 13 977 8208
Palmiano AP 14 196 8404
Venarotta AP 14 2066 10470
Accumoli RI 15 667 11137
Montefortino FM 16 1178 12315
Rocca Santa Maria TE 18 537 12852
Ascoli Piceno AP 18 49407 62259
Comunanza AP 18 3166 65425
Amatrice RI 20 2657 68082

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
50 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
57 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
64 Km a E di Terni (111501 abitanti)
71 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
79 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
82 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
92 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.5
1987-08-02
23:12:45
42.797 13.367 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 53279
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-08-02 23:12:45 ± 0.641
Latitudine 42.7970 ± 0.0124
Longitudine 13.3670 ± 0.0242
Profondità (km) 6 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 53279

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2406.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 124
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00397
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03432
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 13
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 53279
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:51:23

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 53279
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FOI.Z. 1987-08-02T23:14:26.30 10.0 undecidable manual SN 353 3.8073 -1.6 0.1
--.CTI.Z. 1987-08-02T23:14:17.92 10.0 undecidable manual SN 339 3.4632 -1.77 0.1
--.FOI.Z. 1987-08-02T23:13:43.81 10.0 undecidable manual PN 353 3.8073 -0.8 0.9
--.RBL.Z. 1987-08-02T23:13:41.51 10.0 undecidable manual PN 2 3.6408 -0.73 1
--.CTI.Z. 1987-08-02T23:13:39.63 10.0 undecidable manual PN 339 3.4632 -0.25 1.4
--.FG2.Z. 1987-08-02T23:13:37.60 10.0 undecidable manual SN 126 1.6539 0.54 0.7
--.PGD.Z. 1987-08-02T23:13:36.43 10.0 undecidable manual SN 312 1.6095 1 0.5
--.CRE.Z. 1987-08-02T23:13:29.35 10.0 undecidable manual SN 309 1.3098 0.84 0.6
--.BDI.Z. 1987-08-02T23:13:26.40 10.0 undecidable manual PN 303 2.3754 1.22 0.8
--.TR9.Z. 1987-08-02T23:13:26.00 10.0 undecidable manual PN! 141 2.2311 3.14 0
--.SDI.Z. 1987-08-02T23:13:23.85 10.0 undecidable manual SN 163 1.1322 -0.3 0.8
--.RMP.Z. 1987-08-02T23:13:22.45 10.0 undecidable manual SN 206 1.0989 -0.88 0.6
--.MSC.Z. 1987-08-02T23:13:17.70 10.0 undecidable manual PN! 164 1.665 2.61 0
--.PGD.Z. 1987-08-02T23:13:15.80 10.0 undecidable manual PN 312 1.6095 1.48 0.6
--.SGG.Z. 1987-08-02T23:13:15.80 10.0 undecidable manual PN 151 1.5873 1.66 0.5
--.FG2.Z. 1987-08-02T23:13:15.81 10.0 undecidable manual PN 126 1.6539 0.86 1.4
--.MAO.Z. 1987-08-02T23:13:14.83 10.0 undecidable manual PN 257 1.665 -0.34 2.1
--.DUI.Z. 1987-08-02T23:13:12.10 10.0 undecidable manual PN 144 1.3875 0.63 1.8
--.ARV.Z. 1987-08-02T23:13:12.85 10.0 undecidable manual SG 336 0.7659 0.03 0.9
--.CRE.Z. 1987-08-02T23:13:11.71 10.0 undecidable manual PN 309 1.3098 1.38 0.7
--.MNS.Z. 1987-08-02T23:13:09.00 10.0 undecidable manual SG 231 0.6438 -0.16 0.9
--.PRO.Z. 1987-08-02T23:13:08.10 10.0 undecidable manual PN 342 1.1655 -0.25 2.2
--.ASS.Z. 1987-08-02T23:13:07.48 10.0 undecidable manual SG 297 0.5883 0.42 0.8
--.RMP.Z. 1987-08-02T23:13:07.52 10.0 undecidable manual PN 206 1.0989 0.18 2.2
--.SDI.Z. 1987-08-02T23:13:06.32 10.0 undecidable manual PN 163 1.1322 -1.49 0.6
--.AQU.Z. 1987-08-02T23:13:01.50 10.0 undecidable manual SG 176 0.444 -0.98 0.5
--.ARV.Z. 1987-08-02T23:13:00.64 10.0 undecidable manual PG 336 0.7659 -0.63 1.8
--.MNS.Z. 1987-08-02T23:12:58.57 10.0 undecidable manual PG 231 0.6438 -0.59 1.8
--.ASS.Z. 1987-08-02T23:12:57.44 10.0 undecidable manual PG 297 0.5883 -0.5 1.9
--.AQU.Z. 1987-08-02T23:12:54.65 10.0 undecidable manual PG 176 0.444 -0.65 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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