Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 15-07-1987 ore 02:34:19 (Italia) in zona: 2 km SE Fragneto Monforte (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km SE Fragneto Monforte (BN), il

  • 15-07-1987 00:34:19 (UTC)
  • 15-07-1987 02:34:19 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2330, 14.7810 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fragneto Monforte BN 2 1840 1840
Pesco Sannita BN 3 1972 3812
Fragneto l'Abate BN 3 1049 4861
Pietrelcina BN 7 3114 7975
Campolattaro BN 7 1072 9047
Reino BN 8 1210 10257
Casalduni BN 8 1378 11635
Ponte BN 8 2580 14215
Pago Veiano BN 8 2406 16621
Torrecuso BN 10 3407 20028
Pontelandolfo BN 10 2167 22195
Paupisi BN 10 1633 23828
Paduli BN 11 3978 27806
Benevento BN 11 60091 87897
San Marco dei Cavoti BN 12 3371 91268
Castelpoto BN 12 1254 92522
San Giorgio La Molara BN 12 2994 95516
Foglianise BN 12 3385 98901
San Lupo BN 13 801 99702
Vitulano BN 13 2944 102646
Molinara BN 13 1618 104264
San Lorenzo Maggiore BN 13 2154 106418
Circello BN 14 2388 108806
Cautano BN 15 2044 110850
Sant'Arcangelo Trimonte BN 15 573 111423
Colle Sannita BN 15 2431 113854
Guardia Sanframondi BN 15 5078 118932
Morcone BN 16 4932 123864
Campoli del Monte Taburno BN 16 1546 125410
Buonalbergo BN 17 1730 127140
Apollosa BN 17 2658 129798
Tocco Caudio BN 17 1508 131306
Santa Croce del Sannio BN 18 927 132233
San Leucio del Sannio BN 18 3106 135339
Apice BN 18 5686 141025
San Nicola Manfredi BN 18 3722 144747
Sant'Angelo a Cupolo BN 18 4325 149072
Sassinoro BN 19 618 149690
Casalbore AV 19 1800 151490
Castelpagano BN 19 1483 152973
San Martino Sannita BN 19 1230 154203
Calvi BN 19 2682 156885
Solopaca BN 20 3820 160705
Castelvenere BN 20 2562 163267
Cerreto Sannita BN 20 3940 167207
San Giorgio del Sannio BN 20 10022 177229

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
35 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
41 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
47 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
52 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
55 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
56 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
58 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
58 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
59 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
59 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
60 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
61 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
62 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
62 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
62 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
65 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
69 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
71 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
72 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
72 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
94 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.2
1987-07-15
00:34:19
41.233 14.781 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 52229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-07-15 00:34:19 ± 0.3
Latitudine 41.2330 ± 0.0119
Longitudine 14.7810 ± 0.0175
Profondità (km) 7 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 52229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1972.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 71
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00300
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01117
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 52229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:50:30

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 52229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1987-07-15T00:34:46.53 10.0 undecidable manual SG 148 0.777 -0.18 0.5
--.FG2.Z. 1987-07-15T00:34:42.33 10.0 undecidable manual SG 26 0.6327 0.21 0.5
--.MGR.Z. 1987-07-15T00:34:42.78 10.0 undecidable manual PN 151 1.2432 0.08 1
--.FG4.Z. 1987-07-15T00:34:40.24 10.0 undecidable manual SG 99 0.555 0.55 0.3
--.CDM.Z. 1987-07-15T00:34:40.50 10.0 undecidable manual PN 97 1.1211 -0.7 0.6
--.DUI.Z. 1987-07-15T00:34:37.50 10.0 undecidable manual SG 330 0.4884 0.15 0.6
--.SGO.Z. 1987-07-15T00:34:35.86 10.0 undecidable manual PG 148 0.777 0.81 0.5
--.SOR.Z. 1987-07-15T00:34:33.00 10.0 undecidable manual PG 207 0.7326 -1.13 0.2
--.FG2.Z. 1987-07-15T00:34:32.70 10.0 undecidable manual PG 26 0.6327 -0.32 1.3
--.MSC.Z. 1987-07-15T00:34:31.90 10.0 undecidable manual PG 266 0.5994 0.03 1.5
--.OVO.Z. 1987-07-15T00:34:31.20 10.0 undecidable manual PG 215 0.4995 1.4 0.1
--.FG4.Z. 1987-07-15T00:34:30.56 10.0 undecidable manual PG 99 0.555 -0.43 1.2
--.DUI.Z. 1987-07-15T00:34:29.75 10.0 undecidable manual PG 330 0.4884 0.11 1.4
--.BSS.Z. 1987-07-15T00:34:28.45 10.0 undecidable manual PG 175 0.4551 -0.62 0.8
--.TR9.Z. 1987-07-15T00:34:28.00 10.0 negative manual PG 118 0.3774 0.29 2.6
--.SGG.Z. 1987-07-15T00:34:26.80 10.0 negative manual PG 296 0.333 0.02 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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