Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 21-04-2003 ore 03:25:37 (UTC) in zona: 1 km W Sardigliano (AL)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km W Sardigliano (AL), il

  • 21-04-2003 03:25:37 (UTC)
  • 21-04-2003 05:25:37 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7580, 8.8920 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sardigliano AL 1 406 406
Gavazzana AL 2 180 586
Cassano Spinola AL 2 1731 2317
Stazzano AL 4 2486 4803
Sant'Agata Fossili AL 4 425 5228
Serravalle Scrivia AL 5 6128 11356
Borghetto di Borbera AL 5 1966 13322
Vignole Borbera AL 5 2182 15504
Castellania AL 6 90 15594
Carezzano AL 6 431 16025
Paderna AL 7 220 16245
Villalvernia AL 7 955 17200
Costa Vescovato AL 7 335 17535
Avolasca AL 8 294 17829
Arquata Scrivia AL 8 6409 24238
Novi Ligure AL 8 28154 52392
Grondona AL 9 510 52902
Garbagna AL 9 696 53598
Spineto Scrivia AL 9 337 53935
Pozzolo Formigaro AL 10 4775 58710
Cerreto Grue AL 10 323 59033
Tassarolo AL 10 672 59705
Gavi AL 10 4614 64319
Montegioco AL 10 313 64632
Carbonara Scrivia AL 10 1122 65754
Villaromagnano AL 11 715 66469
Pasturana AL 11 1318 67787
Carrosio AL 12 510 68297
Casasco AL 12 129 68426
Sarezzano AL 12 1171 69597
Dernice AL 13 185 69782
Cantalupo Ligure AL 13 527 70309
Francavilla Bisio AL 13 531 70840
Montemarzino AL 13 341 71181
Brignano-Frascata AL 13 456 71637
San Cristoforo AL 13 608 72245
Isola del Cantone GE 13 1540 73785
Rocchetta Ligure AL 14 200 73985
Roccaforte Ligure AL 14 136 74121
San Sebastiano Curone AL 14 583 74704
Berzano di Tortona AL 14 157 74861
Parodi Ligure AL 14 715 75576
Momperone AL 15 223 75799
Bosio AL 15 1227 77026
Basaluzzo AL 15 2087 79113
Albera Ligure AL 15 325 79438
Tortona AL 16 27437 106875
Voltaggio AL 16 738 107613
Monleale AL 16 566 108179
Volpeglino AL 16 148 108327
Capriata d'Orba AL 16 1904 110231
Montaldeo AL 16 265 110496
Volpedo AL 16 1227 111723
Fresonara AL 17 731 112454
Viguzzolo AL 17 3148 115602
Castelletto d'Orba AL 17 2047 117649
Mornese AL 17 737 118386
Montacuto AL 17 278 118664
Castellar Guidobono AL 17 399 119063
Pozzol Groppo AL 17 328 119391
Ronco Scrivia GE 17 4417 123808
Gremiasco AL 18 324 124132
Cecima PV 18 236 124368
Predosa AL 18 2048 126416
Bosco Marengo AL 18 2457 128873
Fraconalto AL 18 336 129209
Casaleggio Boiro AL 19 372 129581
Cabella Ligure AL 19 528 130109
Casalnoceto AL 19 980 131089
Mongiardino Ligure AL 19 165 131254
Frugarolo AL 19 1968 133222
Silvano d'Orba AL 19 1988 135210
Ponte Nizza PV 19 807 136017
Lerma AL 20 869 136886
Bagnaria PV 20 658 137544

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a SE di Alessandria (93943 abitanti)
39 Km a N di Genova (586655 abitanti)
52 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
56 Km a E di Asti (76202 abitanti)
60 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
62 Km a S di Vigevano (63310 abitanti)
71 Km a W di Piacenza (102191 abitanti)
80 Km a S di Novara (104380 abitanti)
82 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
87 Km a S di Rho (50434 abitanti)
91 Km a SW di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
93 Km a S di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
93 Km a S di Legnano (60262 abitanti)
95 Km a S di Busto Arsizio (83106 abitanti)
97 Km a SW di Monza (122671 abitanti)
99 Km a W di Cremona (71901 abitanti)
99 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.8
2003-04-21
03:25:37
44.758 8.892 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 475729
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-04-21 03:25:37 ± 0.526
Latitudine 44.7580 ± 0.0137
Longitudine 8.8920 ± 0.0142
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 475729

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1893.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 131
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00348
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01214
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 475729
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:32:18

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 475729
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MCGN.Z. 2003-04-21T03:26:20.50 10.0 undecidable manual SN 332 1.3431 -0.07 0.7
--.VAI.Z. 2003-04-21T03:26:14.64 10.0 undecidable manual SN 356 1.11 -0.09 0.8
--.ORO.Z. 2003-04-21T03:26:13.47 10.0 undecidable manual SN 324 1.0767 -0.52 0.4
--.MCGN.Z. 2003-04-21T03:26:02.10 10.0 undecidable manual PN 332 1.3431 -0.29 1.3
--.FIN.Z. 2003-04-21T03:26:02.66 10.0 undecidable manual SG 222 0.7326 -0.58 0.3
--.DOI.Z. 2003-04-21T03:26:00.46 10.0 undecidable manual PN 258 1.1988 0.24 1.8
--.IMI.Z. 2003-04-21T03:25:59.75 10.0 undecidable manual PN 220 1.11 0.77 0.5
--.VAI.Z. 2003-04-21T03:25:59.69 10.0 undecidable manual PN 356 1.11 0.67 0.7
--.ORO.Z. 2003-04-21T03:25:58.66 10.0 undecidable manual PN 324 1.0767 0.06 2
--.FIN.Z. 2003-04-21T03:25:52.23 10.0 undecidable manual PG 222 0.7326 -0.16 1.8
--.BOB.Z. 2003-04-21T03:25:52.65 10.0 undecidable manual SG 88 0.3885 0.33 0.6
--.BOB.Z. 2003-04-21T03:25:45.64 10.0 undecidable manual PG 88 0.3885 -0.44 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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