Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 14-05-1987 ore 06:47:59 (UTC) in zona: 1 km N Sepino (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km N Sepino (CB), il

  • 14-05-1987 06:47:59 (UTC)
  • 14-05-1987 08:47:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4170, 14.6220 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sepino CB 1 1964 1964
San Giuliano del Sannio CB 5 1029 2993
Sassinoro BN 6 618 3611
Cercepiccola CB 6 681 4292
Guardiaregia CB 7 801 5093
Vinchiaturo CB 9 3324 8417
Morcone BN 9 4932 13349
Pietraroja BN 10 545 13894
Santa Croce del Sannio BN 10 927 14821
Cercemaggiore CB 10 3777 18598
Campochiaro CB 10 646 19244
San Polo Matese CB 12 470 19714
Mirabello Sannitico CB 12 2180 21894
Cusano Mutri BN 13 4091 25985
Baranello CB 13 2673 28658
Colle d'Anchise CB 13 807 29465
Ferrazzano CB 13 3344 32809
Gildone CB 14 809 33618
Bojano CB 15 8058 41676
Pontelandolfo BN 15 2167 43843
Castelpagano BN 16 1483 45326
Cerreto Sannita BN 16 3940 49266
Campobasso CB 16 49431 98697
Busso CB 16 1273 99970
San Lorenzello BN 17 2227 102197
Campolattaro BN 17 1072 103269
Circello BN 17 2388 105657
San Lupo BN 17 801 106458
Guardia Sanframondi BN 18 5078 111536
Spinete CB 18 1320 112856
San Lorenzo Maggiore BN 18 2154 115010
Casalduni BN 18 1378 116388
Jelsi CB 19 1781 118169
Colle Sannita BN 19 2431 120600
Campodipietra CB 19 2570 123170
Oratino CB 19 1641 124811
Faicchio BN 19 3634 128445
San Massimo CB 20 855 129300
Riccia CB 20 5262 134562
Gioia Sannitica CE 20 3638 138200
Casalciprano CB 20 564 138764

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
45 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
56 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
58 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
60 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
61 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
63 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
65 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
68 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
70 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
70 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
71 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
71 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
73 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
75 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
77 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
77 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
80 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
81 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
83 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
95 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1987-05-14
06:47:59
41.417 14.622 13 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 47019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-05-14 06:47:59 ± 0.169
Latitudine 41.4170 ± 0.0125
Longitudine 14.6220 ± 0.0188
Profondità (km) 13 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 47019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2091.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 72
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01773
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 47019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:46:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1987-05-14T06:48:42.50 10.0 undecidable manual SN 150 1.4541 -1.15 0.1
--.MS1.Z. 1987-05-14T06:48:35.00 10.0 undecidable manual SN 73 1.0212 1.63 0
--.SGO.Z. 1987-05-14T06:48:33.00 10.0 undecidable manual SN 148 0.999 0.27 0.5
--.ORI.Z. 1987-05-14T06:48:31.50 10.0 undecidable manual PN 133 1.9314 0.09 0.9
--.BRT.Z. 1987-05-14T06:48:31.50 10.0 undecidable manual PN 104 1.9647 -0.4 0.8
--.SOR.Z. 1987-05-14T06:48:29.50 10.0 undecidable manual SG 194 0.8547 0.84 0.3
--.MGR.Z. 1987-05-14T06:48:25.30 10.0 undecidable manual PN 150 1.4541 0.21 1.1
--.BSS.Z. 1987-05-14T06:48:22.85 10.0 undecidable manual SG 166 0.6549 0.63 0.4
--.SDI.Z. 1987-05-14T06:48:22.00 10.0 undecidable manual SG 295 0.666 -0.62 0.4
--.TR9.Z. 1987-05-14T06:48:20.00 10.0 undecidable manual SG 128 0.5883 0.1 0.6
--.MS1.Z. 1987-05-14T06:48:19.20 10.0 undecidable manual PN 73 1.0212 0.32 1.3
--.SGO.Z. 1987-05-14T06:48:18.50 10.0 undecidable manual PN 148 0.999 -0.01 1.4
--.FG2.Z. 1987-05-14T06:48:18.00 10.0 undecidable manual SG 45 0.555 -0.97 0.2
--.SOR.Z. 1987-05-14T06:48:15.50 10.0 undecidable manual PG 194 0.8547 -0.66 1
--.FG4.Z. 1987-05-14T06:48:14.64 10.0 undecidable manual PG 112 0.7326 0.89 0.7
--.BSS.Z. 1987-05-14T06:48:12.65 10.0 undecidable manual PG 166 0.6549 0.21 1.5
--.OVO.Z. 1987-05-14T06:48:12.60 10.0 undecidable manual PG 195 0.6105 1.02 0.5
--.SDI.Z. 1987-05-14T06:48:11.00 10.0 undecidable manual PG 295 0.666 -1.67 0.1
--.FG2.Z. 1987-05-14T06:48:10.71 10.0 undecidable manual PG 45 0.555 0.14 1.5
--.TR9.Z. 1987-05-14T06:48:10.00 10.0 positive manual PG 128 0.5883 -1.1 0.9
--.MSC.Z. 1987-05-14T06:48:10.20 10.0 negative manual PG 245 0.5328 0.03 3.1
--.DUI.Z. 1987-05-14T06:48:10.80 10.0 undecidable manual SG 333 0.2664 1.01 0.3
--.DUI.Z. 1987-05-14T06:48:05.50 10.0 undecidable manual PG 333 0.2664 0.24 3
--.SGG.Z. 1987-05-14T06:48:04.00 10.0 positive manual PG 260 0.1776 0.27 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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