Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 04-05-1987 ore 23:10:36 (Italia) in zona: 2 km SE Zerba (PC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km SE Zerba (PC), il

  • 04-05-1987 21:10:36 (UTC)
  • 04-05-1987 23:10:36 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.6500, 9.3060 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zerba PC 2 77 77
Ottone PC 4 516 593
Cerignale PC 5 127 720
Gorreto GE 5 97 817
Rovegno GE 8 554 1371
Corte Brugnatella PC 9 586 1957
Brallo di Pregola PV 10 599 2556
Carrega Ligure AL 11 84 2640
Fascia GE 11 81 2721
Fontanigorda GE 11 277 2998
Rondanina GE 12 62 3060
Propata GE 13 142 3202
Coli PC 14 879 4081
Montebruno GE 14 240 4321
Santa Margherita di Staffora PV 15 473 4794
Bobbio PC 15 3577 8371
Rezzoaglio GE 15 995 9366
Ferriere PC 15 1294 10660
Santo Stefano d'Aveto GE 16 1126 11786
Menconico PV 17 360 12146
Cabella Ligure AL 17 528 12674
Fabbrica Curone AL 17 656 13330
Torriglia GE 19 2311 15641
Mongiardino Ligure AL 19 165 15806
Albera Ligure AL 20 325 16131

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
54 Km a SW di Piacenza (102191 abitanti)
61 Km a S di Pavia (72576 abitanti)
62 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
73 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
76 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
78 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
82 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
83 Km a W di Parma (192836 abitanti)
90 Km a NW di Carrara (63133 abitanti)
91 Km a E di Asti (76202 abitanti)
91 Km a S di Milano (1345851 abitanti)
95 Km a NW di Massa (69479 abitanti)
99 Km a S di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
100 Km a S di Rho (50434 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1987-05-04
21:10:36
44.65 9.306 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 46349
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-05-04 21:10:36 ± 0.153
Latitudine 44.6500 ± 0.0128
Longitudine 9.3060 ± 0.0143
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 46349

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1820.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 92
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 35
Numero di fasi 35
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04404
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 46349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:45:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.HAU.Z. 1987-05-04T21:12:22.80 10.0 undecidable manual SN 329 3.9183 0.99 0.2
--.BGF.Z. 1987-05-04T21:11:52.00 10.0 undecidable manual PN 295 4.884 1.26 0.3
--.CTI.Z. 1987-05-04T21:11:41.00 10.0 undecidable manual SN 48 2.1534 1.2 0.2
--.HAU.Z. 1987-05-04T21:11:37.50 10.0 undecidable manual PN 329 3.9183 0.15 1.1
--.STV.Z. 1987-05-04T21:11:24.10 10.0 undecidable manual SN 254 1.4541 0.8 0.5
--.SAL.Z. 1987-05-04T21:11:20.50 10.0 undecidable manual SN 41 1.2876 1.44 0.2
--.PII.Z. 1987-05-04T21:11:19.00 10.0 undecidable manual SN 136 1.2654 0.23 0.8
--.ORO.Z. 1987-05-04T21:11:19.00 10.0 undecidable manual SN 316 1.3431 -1.59 0.1
--.VAI.Z. 1987-05-04T21:11:19.00 10.0 undecidable manual SN 343 1.2654 0.27 0.8
--.IMI.Z. 1987-05-04T21:11:17.60 10.0 undecidable manual SN 234 1.2543 -0.64 0.6
--.BDI.Z. 1987-05-04T21:11:16.00 10.0 undecidable manual SN 122 1.0878 1.52 0.1
--.MDI.Z. 1987-05-04T21:11:15.50 10.0 undecidable manual SN 14 1.1544 -0.59 0.6
--.ROB.Z. 1987-05-04T21:11:13.30 10.0 undecidable manual SN 251 1.0767 -0.84 0.5
--.FRF.Z. 1987-05-04T21:11:13.50 10.0 undecidable manual PN 241 2.1978 -0.13 1.6
--.CTI.Z. 1987-05-04T21:11:13.50 10.0 undecidable manual PN 48 2.1534 0.4 1.5
--.LPL.Z. 1987-05-04T21:11:10.80 10.0 undecidable manual PN 296 2.0091 -0.28 1.6
--.FIN.Z. 1987-05-04T21:11:08.20 10.0 undecidable manual SG 241 0.888 -0.15 0.8
--.STV.Z. 1987-05-04T21:11:04.20 10.0 undecidable manual PN 254 1.4541 0.63 1.5
--.DOI.Z. 1987-05-04T21:11:04.00 10.0 undecidable manual PN 265 1.4652 0.3 1.9
--.CKI.Z. 1987-05-04T21:11:04.00 10.0 undecidable manual SG 252 0.7659 -0.13 0.8
--.SAL.Z. 1987-05-04T21:11:02.00 10.0 undecidable manual PN 41 1.2876 0.88 1.1
--.PII.Z. 1987-05-04T21:11:01.00 10.0 undecidable manual PN 136 1.2654 0.04 2.1
--.ORO.Z. 1987-05-04T21:11:01.00 10.0 undecidable manual PN 316 1.3431 -1.02 0.9
--.VAI.Z. 1987-05-04T21:11:01.50 10.0 undecidable manual PN 343 1.2654 0.56 1.6
--.IMI.Z. 1987-05-04T21:10:59.80 10.0 undecidable manual PN 234 1.2543 -0.86 1.2
--.MDI.Z. 1987-05-04T21:10:59.00 10.0 undecidable manual PN 14 1.1544 -0.41 1.8
--.BDI.Z. 1987-05-04T21:10:59.50 10.0 undecidable manual PN 122 1.0878 1.02 0.9
--.ROB.Z. 1987-05-04T21:10:58.10 10.0 undecidable manual PN 251 1.0767 -0.18 2
--.FIN.Z. 1987-05-04T21:10:54.60 10.0 undecidable manual PG 241 0.888 -0.34 1.9
--.CKI.Z. 1987-05-04T21:10:52.00 10.0 undecidable manual PG 252 0.7659 -0.5 1.7
--.BVT.Z. 1987-05-04T21:10:51.50 10.0 undecidable manual SG 115 0.3996 -0.77 0.8
--.GEN.Z. 1987-05-04T21:10:51.20 10.0 undecidable manual SG 228 0.3441 1.03 0.4
--.BVT.Z. 1987-05-04T21:10:44.60 10.0 undecidable manual PG 115 0.3996 -1.05 0.9
--.GEN.Z. 1987-05-04T21:10:44.80 10.0 undecidable manual PG 228 0.3441 0.35 1.9
--.BOB.Z. 1987-05-04T21:10:38.50 10.0 undecidable manual PG 40 0.1554 -1.7 0.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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