Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 12-07-2001 ore 20:40:30 (Italia) in zona: 3 km S Spoleto (PG)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km S Spoleto (PG), il

  • 12-07-2001 18:40:30 (UTC)
  • 12-07-2001 20:40:30 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7100, 12.7370 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Spoleto PG 3 38218 38218
Scheggino PG 8 461 38679
Sant'Anatolia di Narco PG 9 564 39243
Ferentillo TR 11 1913 41156
Vallo di Nera PG 12 364 41520
Montefranco TR 13 1276 42796
Campello sul Clitunno PG 13 2442 45238
Castel Ritaldi PG 14 3278 48516
Arrone TR 14 2763 51279
Acquasparta TR 16 4778 56057
Poggiodomo PG 16 117 56174
Polino TR 16 233 56407
Terni TR 18 111501 167908
Trevi PG 19 8469 176377
Monteleone di Spoleto PG 19 599 176976
San Gemini TR 19 5018 181994
Massa Martana PG 19 3770 185764
Giano dell'Umbria PG 19 3846 189610
Cerreto di Spoleto PG 19 1075 190685

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
28 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
53 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
61 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
67 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
79 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
79 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
83 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
93 Km a N di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 1.7
2001-07-12
18:40:30
42.71 12.737 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 422779
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-07-12 18:40:30 ± 0.186
Latitudine 42.7100 ± 0.0094
Longitudine 12.7370 ± 0.0196
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 422779

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1911.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 119
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01238
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 422779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:38:44

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 422779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 2001-07-12T18:41:07.75 10.0 undecidable manual SG 328 1.0656 -0.11 0.7
--.PTQR.Z. 2001-07-12T18:41:01.68 10.0 undecidable manual SG 144 0.8325 1.2 0.1
--.ARV.Z. 2001-07-12T18:40:59.52 10.0 undecidable manual SG 10 0.7992 0.39 0.7
--.PGD.Z. 2001-07-12T18:40:56.30 10.0 undecidable manual PN 327 1.3764 0.03 1.5
--.CSNT.Z. 2001-07-12T18:40:56.39 10.0 undecidable manual PN 306 1.2987 1.19 0.3
--.SDI.Z. 2001-07-12T18:40:55.49 10.0 undecidable manual PN 141 1.2765 0.62 1
--.SNTG.Z. 2001-07-12T18:40:51.92 10.0 undecidable manual SG 15 0.555 0.44 0.7
--.CRE.Z. 2001-07-12T18:40:51.61 10.0 undecidable manual PG 328 1.0656 -0.46 1.3
--.PTQR.Z. 2001-07-12T18:40:48.60 10.0 undecidable manual PG 144 0.8325 0.25 1.8
--.ARV.Z. 2001-07-12T18:40:46.40 10.0 undecidable manual PG 10 0.7992 -0.63 1.2
--.SNTG.Z. 2001-07-12T18:40:42.70 10.0 undecidable manual PG 15 0.555 -0.55 1.4
--.MNS.Z. 2001-07-12T18:40:42.29 10.0 undecidable manual SG 187 0.3219 -0.95 0.3
--.AQU.Z. 2001-07-12T18:40:42.63 10.0 undecidable manual PG 125 0.5994 -0.75 1
--.NRCA.Z. 2001-07-12T18:40:41.55 10.0 undecidable manual SG 65 0.2997 -0.73 0.4
--.MNS.Z. 2001-07-12T18:40:37.35 10.0 undecidable manual PG 187 0.3219 -0.51 1.5
--.NRCA.Z. 2001-07-12T18:40:37.43 10.0 undecidable manual PG 65 0.2997 0.13 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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