Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 10-05-2001 ore 18:11:35 (Italia) in zona: 2 km E Sant'Angelo in Pontano (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km E Sant'Angelo in Pontano (MC), il

  • 10-05-2001 16:11:35 (UTC)
  • 10-05-2001 18:11:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1030, 13.4150 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Angelo in Pontano MC 2 1436 1436
Falerone FM 5 3337 4773
Penna San Giovanni MC 5 1108 5881
Montappone FM 6 1682 7563
Ripe San Ginesio MC 6 852 8415
Monte Vidon Corrado FM 6 731 9146
Servigliano FM 7 2336 11482
Loro Piceno MC 7 2401 13883
Gualdo MC 7 815 14698
Massa Fermana FM 7 963 15661
San Ginesio MC 8 3498 19159
Monte San Martino MC 8 765 19924
Colmurano MC 8 1263 21187
Belmonte Piceno FM 10 646 21833
Montegiorgio FM 11 6851 28684
Mogliano MC 11 4696 33380
Urbisaglia MC 11 2628 36008
Monteleone di Fermo FM 11 395 36403
Smerillo FM 11 365 36768
Santa Vittoria in Matenano FM 11 1330 38098
Sarnano MC 12 3264 41362
Monsampietro Morico FM 12 659 42021
Camporotondo di Fiastrone MC 13 563 42584
Cessapalombo MC 13 512 43096
Montefalcone Appennino FM 13 424 43520
Montelparo FM 14 778 44298
Petriolo MC 14 1998 46296
Francavilla d'Ete FM 14 964 47260
Amandola FM 14 3629 50889
Magliano di Tenna FM 15 1452 52341
Montottone FM 15 979 53320
Grottazzolina FM 15 3398 56718
Caldarola MC 16 1823 58541
Monte Rinaldo FM 16 379 58920
Belforte del Chienti MC 16 1886 60806
Rapagnano FM 16 2145 62951
Tolentino MC 16 20069 83020
Comunanza AP 16 3166 86186
Monte San Pietrangeli FM 17 2458 88644
Force AP 17 1354 89998
Ortezzano FM 18 774 90772
Monte Giberto FM 18 801 91573
Corridonia MC 18 15430 107003
Torre San Patrizio FM 18 2048 109051
Monte Vidon Combatte FM 19 433 109484
Montefortino FM 19 1178 110662
Pollenza MC 19 6618 117280
Bolognola MC 19 142 117422
Ponzano di Fermo FM 20 1674 119096

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
58 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
60 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
83 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
84 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
87 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
88 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
89 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
96 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
99 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.7
2001-05-10
16:11:35
43.103 13.415 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 417609
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-05-10 16:11:35 ± 0.545
Latitudine 43.1030 ± 0.0140
Longitudine 13.4150 ± 0.0365
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 417609

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3348.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 221
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01060
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 417609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:33:37

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 417609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AQU.Z. 2001-05-10T16:12:03.40 10.0 undecidable manual SG 180 0.7437 0.91 0.2
--.CRE.Z. 2001-05-10T16:11:59.96 10.0 positive manual PN 296 1.1766 1.34 0.3
--.ASS.Z. 2001-05-10T16:11:56.19 10.0 undecidable manual SG 265 0.555 -0.17 0.5
--.ARV.Z. 2001-05-10T16:11:54.94 10.0 undecidable manual SG 319 0.5217 -0.29 0.4
--.MNS.Z. 2001-05-10T16:11:52.86 10.0 undecidable manual PG 216 0.888 -0.97 0.3
--.SNTG.Z. 2001-05-10T16:11:50.31 10.0 undecidable manual SG 293 0.3663 0.19 0.5
--.AQU.Z. 2001-05-10T16:11:50.62 10.0 undecidable manual PG 180 0.7437 -0.46 1
--.NRCA.Z. 2001-05-10T16:11:49.32 10.0 undecidable manual SG 219 0.3441 0.3 0.5
--.ASS.Z. 2001-05-10T16:11:47.80 10.0 positive manual PG 265 0.555 -0.46 1.9
--.ARV.Z. 2001-05-10T16:11:46.38 10.0 negative manual PG 319 0.5217 -0.51 1.8
--.SNTG.Z. 2001-05-10T16:11:44.20 10.0 negative manual PG 293 0.3663 0.09 2.5
--.NRCA.Z. 2001-05-10T16:11:43.60 10.0 positive manual PG 219 0.3441 0.3 2.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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