Terremoto di magnitudo Md 4.0 del 16-12-2000 ore 07:31:06 (UTC) in zona: 4 km SW Terni (TR)

Un terremoto di magnitudo Md 4.0 è avvenuto nella zona: 4 km SW Terni (TR), il

  • 16-12-2000 07:31:06 (UTC)
  • 16-12-2000 08:31:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.5280, 12.6240 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Terni TR 4 111501 111501
Stroncone TR 5 4917 116418
Narni TR 9 19785 136203
San Gemini TR 12 5018 141221
Configni RI 12 633 141854
Colli sul Velino RI 13 533 142387
Arrone TR 14 2763 145150
Montefranco TR 14 1276 146426
Cottanello RI 14 563 146989
Greccio RI 15 1558 148547
Labro RI 15 374 148921
Calvi dell'Umbria TR 15 1856 150777
Vacone RI 16 256 151033
Montasola RI 16 395 151428
Otricoli TR 17 1869 153297
Morro Reatino RI 17 373 153670
Ferentillo TR 17 1913 155583
Contigliano RI 18 3783 159366
Montecastrilli TR 18 5022 164388
Amelia TR 18 11897 176285
Montebuono RI 18 883 177168
Rivodutri RI 19 1253 178421
Tarano RI 19 1444 179865
Acquasparta TR 19 4778 184643
Polino TR 19 233 184876
Torri in Sabina RI 19 1256 186132

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a SW di Terni (111501 abitanti)
44 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
48 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
59 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
64 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
67 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
67 Km a S di Perugia (166134 abitanti)
72 Km a N di Roma (2864731 abitanti)
84 Km a NE di Civitavecchia (52991 abitanti)
90 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
90 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
94 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
96 Km a N di Pomezia (62966 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 4.0
MLNET 4.1
2000-12-16
07:31:06
42.528 12.624 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 407969
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-12-16 07:31:06 ± 0.251
Latitudine 42.5280 ± 0.0090
Longitudine 12.6240 ± 0.0154
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 407969

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1609.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 119
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01344
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:4.0

Campo Valore
Valore 4.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 407969
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:24:11

ML:4.1

Campo Valore
Valore 4.1
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 407969
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 10:38:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SFI.Z. 2000-12-16T07:31:53.93 10.0 undecidable manual SN 337 1.4874 0.54 0.2
--.CSNT.Z. 2000-12-16T07:31:50.22 10.0 undecidable manual SN 314 1.3431 -0.07 0.4
--.VVLD.Z. 2000-12-16T07:31:41.63 10.0 undecidable manual SG 131 0.9879 0.57 0.2
--.RSM.Z. 2000-12-16T07:31:35.60 10.0 negative manual PN! 354 1.3986 2.42 0
--.SFI.Z. 2000-12-16T07:31:34.10 10.0 positive manual PN 337 1.4874 0.34 1.4
--.PGD.Z. 2000-12-16T07:31:34.26 10.0 undecidable manual PN 334 1.4874 0.34 0.7
--.RVI2.Z. 2000-12-16T07:31:33.15 10.0 undecidable manual PN 130 1.3764 0.9 0.1
--.CSNT.Z. 2000-12-16T07:31:31.96 10.0 negative manual PN 314 1.3431 -0.01 2
--.GRFL.Z. 2000-12-16T07:31:31.76 10.0 negative manual PN 297 1.3431 -0.22 1.7
--.FB9.Z. 2000-12-16T07:31:30.24 10.0 undecidable manual PN 5 1.1544 0.85 0.1
--.SDI.Z. 2000-12-16T07:31:29.56 10.0 undecidable manual PN 132 1.1988 -0.27 0.9
--.VVLD.Z. 2000-12-16T07:31:26.48 10.0 undecidable manual PG 131 0.9879 -0.16 1.1
--.ARV.Z. 2000-12-16T07:31:26.10 10.0 positive manual PG 13 0.9879 -0.68 0.6
--.LAV9.Z. 2000-12-16T07:31:23.94 10.0 negative manual PG 176 0.8436 -0.14 2.2
--.MA9.Z. 2000-12-16T07:31:21.76 10.0 undecidable manual PG 178 0.7548 -0.58 0.5
--.PQ9.Z. 2000-12-16T07:31:21.72 10.0 undecidable manual PG 131 0.7659 -0.75 0.2
--.AQU.Z. 2000-12-16T07:31:19.32 10.0 negative manual PG 106 0.5883 -0.08 2.3
--.NRCA.Z. 2000-12-16T07:31:17.24 10.0 positive manual PG 49 0.4662 0.22 2
--.ASS.Z. 2000-12-16T07:31:17.98 10.0 positive manual PG 2 0.5328 -0.21 2
--.MNS.Z. 2000-12-16T07:31:10.99 10.0 positive manual PG 163 0.1443 0.4 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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