Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 14-08-2000 ore 22:10:06 (UTC) in zona: Stretto di Messina (Reggio di Calabria, Messina)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: Stretto di Messina (Reggio di Calabria, Messina), il

  • 14-08-2000 22:10:06 (UTC)
  • 15-08-2000 00:10:06 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.3290, 15.7480 ad una profondità di 170 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnara Calabra RC 7 10255 10255
Scilla RC 9 4964 15219
Palmi RC 10 18930 34149
Seminara RC 11 2811 36960
Sant'Eufemia d'Aspromonte RC 12 4120 41080
Melicuccà RC 12 930 42010
San Roberto RC 13 1750 43760
San Procopio RC 13 534 44294
Sinopoli RC 13 2089 46383
Fiumara RC 14 1018 47401
Campo Calabro RC 15 4536 51937
Villa San Giovanni RC 16 13784 65721
Calanna RC 16 934 66655
Cosoleto RC 17 859 67514
Laganadi RC 17 413 67927
Gioia Tauro RC 17 19864 87791
Sant'Alessio in Aspromonte RC 17 343 88134
Delianuova RC 18 3352 91486
Santo Stefano in Aspromonte RC 18 1263 92749
Scido RC 19 931 93680

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
26 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
88 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
95 Km a NE di Acireale (52622 abitanti)
98 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.3
2000-08-14
22:10:06
38.329 15.748 170 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 400709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-08-14 22:10:06 ± 0.63
Latitudine 38.3290 ± 0.0315
Longitudine 15.7480 ± 0.0492
Profondità (km) 170 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 400709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5540.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 90
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03003
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 400709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:16:54

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 400709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RGNG.Z. 2000-08-14T22:10:59.49 10.0 negative manual P 357 3.33 -0.1 1.6
--.VTB1.Z. 2000-08-14T22:10:55.36 10.0 undecidable manual P 343 2.9748 0.4 0.7
--.PSB1.Z. 2000-08-14T22:10:55.59 10.0 undecidable manual P 346 2.9748 0.62 0.6
--.MNO.Z. 2000-08-14T22:10:52.00 10.0 undecidable manual S 244 0.9213 -0.02 0.5
--.LCI.Z. 2000-08-14T22:10:51.75 10.0 positive manual P 41 2.7084 0.09 1.8
--.CI9.Z. 2000-08-14T22:10:50.60 10.0 undecidable manual P 347 2.5863 0.38 0.8
--.GRI.Z. 2000-08-14T22:10:50.00 10.0 undecidable manual S 46 0.7215 0.3 0.5
--.BRT.Z. 2000-08-14T22:10:50.86 10.0 positive manual P 22 2.7639 -1.44 0.3
--.MU9.Z. 2000-08-14T22:10:49.22 10.0 negative manual P 355 2.4309 0.86 0.9
--.SGO.Z. 2000-08-14T22:10:46.40 10.0 negative manual P 351 2.2422 0.23 1.9
--.SOI.Z. 2000-08-14T22:10:46.65 10.0 undecidable manual S 136 0.3552 -0.02 0.5
--.MO9.Z. 2000-08-14T22:10:46.97 10.0 undecidable manual S 187 0.3219 0.42 0.4
--.LT9.Z. 2000-08-14T22:10:46.95 10.0 positive manual P 19 2.4087 -1.16 0.6
--.SC9.Z. 2000-08-14T22:10:44.00 10.0 undecidable manual S 199 0.0666 -1.71 0
--.CLTB.Z. 2000-08-14T22:10:44.41 10.0 undecidable manual P 250 2.1312 -0.36 0.9
--.SL9.Z. 2000-08-14T22:10:43.95 10.0 negative manual P 357 2.0535 0.01 2.1
--.MSI.Z. 2000-08-14T22:10:42.62 10.0 undecidable manual S ! 230 0.1887 -3.37 0
--.ORI.Z. 2000-08-14T22:10:42.60 10.0 undecidable manual P 17 1.7982 1 0.4
--.MGR.Z. 2000-08-14T22:10:40.97 10.0 undecidable manual P 355 1.8093 -0.2 1.1
--.TDS.Z. 2000-08-14T22:10:37.23 10.0 positive manual P 18 1.3986 0.24 2.4
--.MEU.Z. 2000-08-14T22:10:37.14 10.0 undecidable manual P 210 1.4097 0.04 1.3
--.MNO.Z. 2000-08-14T22:10:33.00 10.0 undecidable manual P 244 0.9213 0.23 1.2
--.GRI.Z. 2000-08-14T22:10:32.66 10.0 undecidable manual P 46 0.7215 1.23 0.3
--.SA1.Z. 2000-08-14T22:10:30.26 10.0 undecidable manual P 288 0.7437 -1.38 0.2
--.SOI.Z. 2000-08-14T22:10:30.50 10.0 negative manual P 136 0.3552 0.82 1.3
--.MO9.Z. 2000-08-14T22:10:30.40 10.0 negative manual P 187 0.3219 0.43 2.1
--.MSI.Z. 2000-08-14T22:10:28.26 10.0 undecidable manual P 230 0.1887 -1.02 0.5
--.SC9.Z. 2000-08-14T22:10:28.54 10.0 negative manual P 199 0.0666 -0.59 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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