Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 16-03-2000 ore 11:07:31 (Italia) in zona: 3 km SW Santa Maria Nuova (AN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km SW Santa Maria Nuova (AN), il

  • 16-03-2000 10:07:31 (UTC)
  • 16-03-2000 11:07:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.4730, 13.2890 ad una profondità di 32 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Santa Maria Nuova AN 3 4179 4179
Filottrano AN 7 9499 13678
Jesi AN 7 40399 54077
Staffolo AN 9 2253 56330
San Paolo di Jesi AN 9 933 57263
Polverigi AN 10 4508 61771
Monsano AN 11 3405 65176
Agugliano AN 11 4865 70041
Castelbellino AN 12 4947 74988
Monte Roberto AN 12 3061 78049
Cingoli MC 12 10352 88401
Appignano MC 13 4213 92614
Camerata Picena AN 13 2567 95181
San Marcello AN 13 2057 97238
Maiolati Spontini AN 14 6248 103486
Offagna AN 14 1935 105421
Montefano MC 14 3541 108962
Cupramontana AN 14 4756 113718
Monte San Vito AN 14 6848 120566
Chiaravalle AN 15 14796 135362
Belvedere Ostrense AN 16 2234 137596
Morro d'Alba AN 16 1903 139499
Apiro MC 16 2280 141779
Osimo AN 16 34977 176756
Castelplanio AN 17 3540 180296
Montecassiano MC 17 7125 187421
Poggio San Marcello AN 18 693 188114
Rosora AN 18 1985 190099
Treia MC 18 9403 199502
Montemarciano AN 19 9992 209494
Ostra AN 19 6875 216369
Falconara Marittima AN 19 26565 242934
Montecarotto AN 19 1987 244921

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
25 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
47 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
57 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
74 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
83 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
88 Km a SE di Rimini (147750 abitanti)
97 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.8
2000-03-16
10:07:31
43.473 13.289 32 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 384339
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-03-16 10:07:31 ± 0.15
Latitudine 43.4730 ± 0.0109
Longitudine 13.2890 ± 0.0225
Profondità (km) 32 ± 7 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 384339

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2182.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 127
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03602
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 25
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 25
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 384339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:01:11

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 384339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VAI.Z. 2000-03-16T10:08:30.70 10.0 undecidable manual P 308 3.996 -0.61 0.4
--.FVI.Z. 2000-03-16T10:08:19.10 10.0 undecidable manual P 353 3.1413 0.3 0.9
--.BOB.Z. 2000-03-16T10:08:18.99 10.0 undecidable manual P 296 3.0414 1.48 0
--.PTCC.Z. 2000-03-16T10:08:15.73 10.0 undecidable manual P 0 2.9193 -0.19 1
--.CTI.Z. 2000-03-16T10:08:14.50 10.0 undecidable manual P 336 2.8083 -0.01 1.1
--.GE9.Z. 2000-03-16T10:08:13.95 10.0 undecidable manual P 357 2.8083 -0.29 0.9
--.CSNT.Z. 2000-03-16T10:08:12.27 10.0 undecidable manual S 270 1.443 -0.71 0.2
--.RGNG.Z. 2000-03-16T10:08:08.78 10.0 undecidable manual P 135 2.4642 -0.79 0.4
--.SMB1.Z. 2000-03-16T10:08:07.84 10.0 undecidable manual P 152 2.331 0.14 1.2
--.TRI.Z. 2000-03-16T10:08:06.30 10.0 undecidable manual P 8 2.2533 -0.71 0.5
--.BAI2.Z. 2000-03-16T10:08:05.60 10.0 undecidable manual P 153 2.1645 0.09 1.2
--.AQU.Z. 2000-03-16T10:08:05.42 10.0 undecidable manual S 175 1.11 0.26 0.5
--.CPI2.Z. 2000-03-16T10:08:04.80 10.0 undecidable manual P 157 2.0313 1.15 0.1
--.BDI.Z. 2000-03-16T10:08:03.83 10.0 undecidable manual P 287 2.0202 0.27 1.1
--.CRE.Z. 2000-03-16T10:08:02.51 10.0 undecidable manual S 278 0.9657 0.67 0.3
--.RVI2.Z. 2000-03-16T10:08:02.33 10.0 undecidable manual P 163 1.9203 0.15 1.3
--.SDI.Z. 2000-03-16T10:08:00.45 10.0 undecidable manual P 167 1.7982 -0.02 1.4
--.GRFL.Z. 2000-03-16T10:07:58.76 10.0 undecidable manual P 259 1.7094 -0.46 1
--.PQ9.Z. 2000-03-16T10:07:56.47 10.0 undecidable manual P 176 1.443 0.81 0.5
--.CSNT.Z. 2000-03-16T10:07:55.51 10.0 undecidable manual P 270 1.443 -0.11 1.4
--.ASS.Z. 2000-03-16T10:07:53.61 10.0 undecidable manual S 228 0.6105 0.39 0.5
--.NRCA.Z. 2000-03-16T10:07:52.58 10.0 undecidable manual S 191 0.6438 -1.43 0
--.AQU.Z. 2000-03-16T10:07:51.13 10.0 undecidable manual P 175 1.11 0.02 1.5
--.CRE.Z. 2000-03-16T10:07:49.75 10.0 undecidable manual P 278 0.9657 0.56 0.9
--.FB9.Z. 2000-03-16T10:07:48.53 10.0 undecidable manual S 300 0.4218 -0.23 0.5
--.SNTG.Z. 2000-03-16T10:07:46.77 10.0 undecidable manual S 229 0.333 0.25 0.5
--.RSM.Z. 2000-03-16T10:07:45.52 10.0 undecidable manual P 307 0.7548 -0.6 0.8
--.NRCA.Z. 2000-03-16T10:07:44.32 10.0 negative manual P 191 0.6438 -0.34 2.4
--.ASS.Z. 2000-03-16T10:07:43.59 10.0 positive manual P 228 0.6105 -0.62 1.5
--.FB9.Z. 2000-03-16T10:07:41.77 10.0 negative manual P 300 0.4218 0.13 2.9
--.SNTG.Z. 2000-03-16T10:07:39.94 10.0 positive manual P 229 0.333 -0.4 2.2
--.ARV.Z. 2000-03-16T10:07:39.43 10.0 negative manual P 275 0.2442 0.14 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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