Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 24-02-2000 ore 01:24:21 (Italia) in zona: 5 km W Micigliano (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 5 km W Micigliano (RI), il

  • 24-02-2000 00:24:21 (UTC)
  • 24-02-2000 01:24:21 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.4360, 13.0010 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Micigliano RI 5 127 127
Castel Sant'Angelo RI 5 1308 1435
Borgo Velino RI 6 972 2407
Antrodoco RI 7 2588 4995
Cittaducale RI 7 6828 11823
Cantalice RI 9 2755 14578
Rieti RI 12 47698 62276
Poggio Bustone RI 12 2055 64331
Concerviano RI 13 291 64622
Posta RI 13 694 65316
Borbona RI 14 617 65933
Leonessa RI 14 2435 68368
Rivodutri RI 15 1253 69621
Belmonte in Sabina RI 16 636 70257
Petrella Salto RI 17 1197 71454
Morro Reatino RI 17 373 71827
Longone Sabino RI 18 597 72424
Cagnano Amiterno AQ 19 1369 73793
Rocca Sinibalda RI 19 815 74608
Greccio RI 19 1558 76166
Labro RI 19 374 76540
Contigliano RI 19 3783 80323
Colli sul Velino RI 19 533 80856

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a E di Terni (111501 abitanti)
34 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
53 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
55 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
63 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
74 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
74 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
85 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
90 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
95 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
95 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
96 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
97 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
98 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
100 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 2000-02-24
00:24:21
42.436 13.001 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 383049
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-02-24 00:24:21 ± 0.163
Latitudine 42.4360 ± 0.0073
Longitudine 13.0010 ± 0.0117
Profondità (km) 3 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 383049

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1256.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03740
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 383049
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:59:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 2000-02-24T00:25:26.00 10.0 undecidable manual PN 357 4.1514 -0.04 0.5
--.FB9.Z. 2000-02-24T00:25:04.50 10.0 undecidable manual SN 352 1.2543 -0.25 0.4
--.SDI.Z. 2000-02-24T00:24:55.00 10.0 undecidable manual SG 139 0.9324 -0.33 0.4
--.PGD.Z. 2000-02-24T00:24:53.00 10.0 undecidable manual PN 327 1.7094 0.51 0.6
--.CSNT.Z. 2000-02-24T00:24:51.88 10.0 undecidable manual PN 309 1.6206 0.63 0.4
--.GRFL.Z. 2000-02-24T00:24:51.51 10.0 undecidable manual PN 296 1.6428 -0.05 1
--.RSM.Z. 2000-02-24T00:24:50.00 10.0 undecidable manual PN 344 1.5318 -0.17 1
--.BAI2.Z. 2000-02-24T00:24:50.27 10.0 undecidable manual PN 128 1.4763 0.99 0.1
--.CRE.Z. 2000-02-24T00:24:48.00 10.0 undecidable manual PN 327 1.3986 -0.31 0.9
--.RFI.Z. 2000-02-24T00:24:47.00 10.0 undecidable manual PN 146 1.3431 -0.51 0.7
--.ASS.Z. 2000-02-24T00:24:47.23 10.0 undecidable manual SG 337 0.6771 0.47 0.3
--.CRVI.Z. 2000-02-24T00:24:46.24 10.0 undecidable manual PN 125 1.1988 0.77 0.3
--.FB9.Z. 2000-02-24T00:24:46.58 10.0 undecidable manual PN 352 1.2543 0.24 1.1
--.RNI2.Z. 2000-02-24T00:24:45.00 10.0 positive manual PN 130 1.1211 0.58 1.2
--.RVI2.Z. 2000-02-24T00:24:43.40 10.0 undecidable manual PN 136 1.11 -0.84 0.3
--.ARV.Z. 2000-02-24T00:24:42.63 10.0 positive manual PG 357 1.0656 -0.75 0.7
--.SDI.Z. 2000-02-24T00:24:41.00 10.0 undecidable manual PG 139 0.9324 -0.16 1.2
--.PQ9.Z. 2000-02-24T00:24:41.00 10.0 undecidable manual SG 144 0.4995 -0.4 0.4
--.NRCA.Z. 2000-02-24T00:24:38.63 10.0 undecidable manual SG 11 0.3996 1.18 0
--.RDP.Z. 2000-02-24T00:24:36.50 10.0 negative manual PG 197 0.6993 -0.34 2
--.ASS.Z. 2000-02-24T00:24:35.84 10.0 positive manual PG 337 0.6771 -0.37 1.9
--.AQU.Z. 2000-02-24T00:24:34.00 10.0 undecidable manual SG 105 0.3108 0.31 0.4
--.PQ9.Z. 2000-02-24T00:24:33.00 10.0 negative manual PG 144 0.4995 -0.12 2.5
--.NRCA.Z. 2000-02-24T00:24:30.81 10.0 positive manual PG 11 0.3996 -0.03 2.6
--.AQU.Z. 2000-02-24T00:24:28.64 10.0 negative manual PG 105 0.3108 -0.03 2.6
--.MNS.Z. 2000-02-24T00:24:27.56 10.0 negative manual PG 257 0.2331 0.35 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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