Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 03-01-1987 ore 00:09:34 (UTC) in zona: 4 km NE Montefalcone di Val Fortore (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 4 km NE Montefalcone di Val Fortore (BN), il

  • 03-01-1987 00:09:34 (UTC)
  • 03-01-1987 01:09:34 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3460, 15.0470 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montefalcone di Val Fortore BN 4 1525 1525
Roseto Valfortore FG 5 1074 2599
Foiano di Val Fortore BN 6 1410 4009
Castelfranco in Miscano BN 6 916 4925
Ginestra degli Schiavoni BN 7 476 5401
San Bartolomeo in Galdo BN 8 4867 10268
Baselice BN 9 2397 12665
Faeto FG 10 627 13292
Alberona FG 12 985 14277
Celle di San Vito FG 12 166 14443
Molinara BN 13 1618 16061
Casalbore AV 13 1800 17861
Castelluccio Valmaggiore FG 13 1318 19179
San Giorgio La Molara BN 14 2994 22173
Biccari FG 14 2800 24973
Castelvetere in Val Fortore BN 14 1240 26213
San Marco dei Cavoti BN 15 3371 29584
Greci AV 15 691 30275
Buonalbergo BN 15 1730 32005
Volturino FG 16 1743 33748
Volturara Appula FG 17 430 34178
Montecalvo Irpino AV 17 3725 37903
Savignano Irpino AV 17 1140 39043
Tufara CB 17 925 39968
Colle Sannita BN 18 2431 42399
Pago Veiano BN 18 2406 44805
Motta Montecorvino FG 19 730 45535
Reino BN 20 1210 46745
Orsara di Puglia FG 20 2767 49512
Circello BN 20 2388 51900

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
43 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
47 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
52 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
67 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
72 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
72 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
77 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
78 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
78 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
79 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
79 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
80 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
82 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
82 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
82 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
84 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
84 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
85 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
87 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
87 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
87 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
97 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1987-01-03
00:09:34
41.346 15.047 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 38839
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-01-03 00:09:34 ± 0.341
Latitudine 41.3460 ± 0.0211
Longitudine 15.0470 ± 0.0162
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 38839

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2704.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 240
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01133
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 38839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:38:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1987-01-03T00:10:15.00 10.0 undecidable manual SN 162 1.2543 -0.09 0.6
--.MSC.Z. 1987-01-03T00:10:03.00 10.0 undecidable manual SG 259 0.8214 0.18 0.7
--.MGR.Z. 1987-01-03T00:09:58.00 10.0 undecidable manual PN 162 1.2543 0.06 1.6
--.SGG.Z. 1987-01-03T00:09:52.50 10.0 undecidable manual SG 274 0.4995 -0.04 0.9
--.MSC.Z. 1987-01-03T00:09:51.20 10.0 undecidable manual PG 259 0.8214 0.35 0.9
--.OVO.Z. 1987-01-03T00:09:48.80 10.0 undecidable manual PG 223 0.7104 -0.03 2.2
--.TR9.Z. 1987-01-03T00:09:46.50 10.0 undecidable manual SG 155 0.3219 -0.51 0.2
--.SGG.Z. 1987-01-03T00:09:44.50 10.0 undecidable manual PG 274 0.4995 -0.42 0.7
--.TR9.Z. 1987-01-03T00:09:42.00 10.0 undecidable manual PG 155 0.3219 0.28 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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