Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 20-01-2000 ore 05:29:41 (UTC) in zona: 3 km W Romagnese (PV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km W Romagnese (PV), il

  • 20-01-2000 05:29:41 (UTC)
  • 20-01-2000 06:29:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8490, 9.2990 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Romagnese PV 3 687 687
Zavattarello PV 3 991 1678
Valverde PV 5 287 1965
Menconico PV 6 360 2325
Nibbiano PC 7 2177 4502
Caminata PC 7 252 4754
Pecorara PC 7 730 5484
Varzi PV 9 3279 8763
Ruino PV 9 723 9486
Santa Margherita di Staffora PV 10 473 9959
Canevino PV 11 109 10068
Val di Nizza PV 11 624 10692
Bobbio PC 12 3577 14269
Volpara PV 12 134 14403
Fortunago PV 12 390 14793
Brallo di Pregola PV 12 599 15392
Borgoratto Mormorolo PV 12 432 15824
Golferenzo PV 13 190 16014
Montecalvo Versiggia PV 14 521 16535
Bagnaria PV 14 658 17193
Pianello Val Tidone PC 14 2202 19395
Rocca de' Giorgi PV 14 87 19482
Coli PC 15 879 20361
Montesegale PV 15 298 20659
Santa Maria della Versa PV 15 2430 23089
Fabbrica Curone AL 15 656 23745
Ponte Nizza PV 16 807 24552
Gremiasco AL 16 324 24876
Montalto Pavese PV 16 890 25766
Corte Brugnatella PC 16 586 26352
Lirio PV 17 122 26474
Cecima PV 17 236 26710
Rocca Susella PV 18 225 26935
Montacuto AL 18 278 27213
Piozzano PC 18 641 27854
Borgo Priolo PV 18 1474 29328
Calvignano PV 18 122 29450
Rovescala PV 19 901 30351
Ziano Piacentino PC 19 2556 32907
Mornico Losana PV 19 641 33548
Travo PC 19 2087 35635
Cerignale PC 19 127 35762
San Sebastiano Curone AL 20 583 36345
Godiasco Salice Terme PV 20 3229 39574
Pietra de' Giorgi PV 20 862 40436
Castana PV 20 721 41157
Oliva Gessi PV 20 176 41333

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a SW di Piacenza (102191 abitanti)
39 Km a S di Pavia (72576 abitanti)
54 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
57 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
63 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
65 Km a W di Cremona (71901 abitanti)
69 Km a S di Milano (1345851 abitanti)
76 Km a S di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
78 Km a S di Rho (50434 abitanti)
79 Km a S di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
81 Km a W di Parma (192836 abitanti)
82 Km a S di Monza (122671 abitanti)
85 Km a SE di Novara (104380 abitanti)
86 Km a E di Asti (76202 abitanti)
88 Km a SE di Legnano (60262 abitanti)
88 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
92 Km a SE di Busto Arsizio (83106 abitanti)
93 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
99 Km a SW di Bergamo (119381 abitanti)
99 Km a SE di Gallarate (53343 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.2
2000-01-20
05:29:41
44.849 9.299 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 380359
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-01-20 05:29:41 ± 0.217
Latitudine 44.8490 ± 0.0199
Longitudine 9.2990 ± 0.0209
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 380359

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2760.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 151
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01344
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 380359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:57:19

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 380359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MCGN.Z. 2000-01-20T05:30:26.23 10.0 undecidable manual SN 320 1.443 0.23 0.6
--.CKI.Z. 2000-01-20T05:30:10.77 10.0 undecidable manual SG 239 0.8325 0.54 0.2
--.DOI.Z. 2000-01-20T05:30:08.27 10.0 undecidable manual PN 257 1.4874 0.37 0.9
--.MCGN.Z. 2000-01-20T05:30:07.26 10.0 undecidable manual PN 320 1.443 0.18 1.5
--.ZC9.Z. 2000-01-20T05:30:05.00 10.0 undecidable manual PN 112 1.2876 -0.08 1.6
--.ORO.Z. 2000-01-20T05:30:03.64 10.0 undecidable manual PN 310 1.1988 -0.29 1.5
--.CKI.Z. 2000-01-20T05:29:57.20 10.0 undecidable manual PG 239 0.8325 -0.78 0.4
--.BOB.Z. 2000-01-20T05:29:47.96 10.0 undecidable manual SG 127 0.1221 0.55 0.3
--.BOB.Z. 2000-01-20T05:29:44.74 10.0 undecidable manual PG 127 0.1221 -0.06 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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