Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 25-04-1999 ore 07:06:47 (Italia) in zona: 5 km W Serravalle di Chienti (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 5 km W Serravalle di Chienti (MC), il

  • 25-04-1999 05:06:47 (UTC)
  • 25-04-1999 07:06:47 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0550, 12.8960 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Serravalle di Chienti MC 5 1070 1070
Nocera Umbra PG 11 5839 6909
Monte Cavallo MC 11 145 7054
Sefro MC 11 422 7476
Valtopina PG 11 1398 8874
Muccia MC 13 915 9789
Pieve Torina MC 13 1458 11247
Fiuminata MC 15 1402 12649
Pievebovigliana MC 15 866 13515
Pioraco MC 16 1134 14649
Fiordimonte MC 16 202 14851
Camerino MC 17 6974 21825
Sellano PG 19 1079 22904
Foligno PG 19 57155 80059
Spello PG 19 8645 88704

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
42 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
59 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
79 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
80 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
88 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
88 Km a S di Fano (60888 abitanti)
94 Km a E di Arezzo (99543 abitanti)
95 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
96 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 1.5
1999-04-25
05:06:47
43.055 12.896 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 363919
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-04-25 05:06:47 ± 0.141
Latitudine 43.0550 ± 0.0079
Longitudine 12.8960 ± 0.0138
Profondità (km) 5 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 363919

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1420.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 134
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01352
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 363919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:41:21

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 363919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1999-04-25T05:07:35.79 10.0 undecidable manual SN 152 1.4985 0.42 0.4
--.RMP.Z. 1999-04-25T05:07:30.50 10.0 undecidable manual SN 186 1.2543 1.17 0
--.PQ9.Z. 1999-04-25T05:07:25.62 10.0 undecidable manual SN 159 1.0989 -0.05 0.7
--.CRE.Z. 1999-04-25T05:07:19.40 10.0 undecidable manual SG 309 0.8769 -0.13 0.7
--.AQU.Z. 1999-04-25T05:07:16.50 10.0 undecidable manual SG 151 0.7881 0.41 0.6
--.SDI.Z. 1999-04-25T05:07:15.68 10.0 undecidable manual PN 152 1.4985 0.42 0.9
--.MNS.Z. 1999-04-25T05:07:13.34 10.0 undecidable manual SG 193 0.6882 0.63 0.3
--.FB9.Z. 1999-04-25T05:07:11.62 10.0 undecidable manual SG 352 0.6327 0.36 0.6
--.RMP.Z. 1999-04-25T05:07:11.50 10.0 undecidable manual PN 186 1.2543 -0.28 1.4
--.CSNT.Z. 1999-04-25T05:07:11.98 10.0 undecidable manual PN 290 1.2321 0.36 1.1
--.SFI.Z. 1999-04-25T05:07:10.27 10.0 undecidable manual PN 318 1.1322 0.03 1.6
--.PQ9.Z. 1999-04-25T05:07:09.79 10.0 undecidable manual PN 159 1.0989 0.13 1.6
--.CRE.Z. 1999-04-25T05:07:05.39 10.0 undecidable manual PG 309 0.8769 -0.52 1.2
--.AQU.Z. 1999-04-25T05:07:03.43 10.0 undecidable manual PG 151 0.7881 -0.7 0.8
--.MNS.Z. 1999-04-25T05:07:01.00 10.0 undecidable manual PG 193 0.6882 -1.18 0.2
--.FB9.Z. 1999-04-25T05:07:00.58 10.0 undecidable manual PG 352 0.6327 -0.76 0.7
--.NRCA.Z. 1999-04-25T05:06:58.78 10.0 undecidable manual SG 144 0.2664 0.33 0.6
--.SNTG.Z. 1999-04-25T05:06:56.52 10.0 undecidable manual SG 9 0.1998 0.72 0.2
--.ASS.Z. 1999-04-25T05:06:55.13 10.0 undecidable manual SG 272 0.1665 0.26 0.6
--.NRCA.Z. 1999-04-25T05:06:53.83 10.0 positive manual PG 144 0.2664 -0.12 4
--.ASS.Z. 1999-04-25T05:06:52.00 10.0 undecidable manual PG 272 0.1665 0.12 1.8
--.SNTG.Z. 1999-04-25T05:06:52.57 10.0 undecidable manual PG 9 0.1998 0.15 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download