Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 24-03-1985 ore 08:27:57 (UTC) in zona: 7 km NE Settefrati (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 7 km NE Settefrati (FR), il

  • 24-03-1985 08:27:57 (UTC)
  • 24-03-1985 09:27:57 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7040, 13.9210 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Settefrati FR 7 728 728
Civitella Alfedena AQ 7 296 1024
Picinisco FR 8 1218 2242
Villetta Barrea AQ 8 653 2895
Barrea AQ 9 726 3621
San Donato Val di Comino FR 9 2107 5728
San Biagio Saracinisco FR 10 349 6077
Alfedena AQ 10 864 6941
Pizzone IS 10 329 7270
Scontrone AQ 11 574 7844
Opi AQ 11 420 8264
Gallinaro FR 11 1269 9533
Villa Latina FR 12 1241 10774
Montenero Val Cocchiara IS 12 538 11312
Castel San Vincenzo IS 13 516 11828
Atina FR 14 4316 16144
Alvito FR 15 2713 18857
Scapoli IS 15 680 19537
Pescasseroli AQ 16 2203 21740
Cerro al Volturno IS 16 1281 23021
Rocchetta a Volturno IS 16 1113 24134
Belmonte Castello FR 17 739 24873
Vallerotonda FR 17 1581 26454
Vicalvi FR 18 783 27237
Acquafondata FR 18 263 27500
Castel di Sangro AQ 18 6538 34038
Rionero Sannitico IS 18 1118 35156
Posta Fibreno FR 19 1139 36295
Casalattico FR 19 574 36869
Sant'Elia Fiumerapido FR 19 6166 43035
Casalvieri FR 19 2698 45733
Colli a Volturno IS 19 1349 47082
Acquaviva d'Isernia IS 19 425 47507

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
75 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
78 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
84 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
85 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
88 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
89 Km a E di Latina (125985 abitanti)
89 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
92 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
92 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
92 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
93 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
94 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
95 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
96 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
96 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
97 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
100 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.4
1985-03-24
08:27:57
41.704 13.921 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 3579
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-03-24 08:27:57 ± 0.378
Latitudine 41.7040 ± 0.0408
Longitudine 13.9210 ± 0.0347
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3579

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5377.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 129
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02161
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 3579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:20

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 3579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CH1.Z. 1985-03-24T08:28:38.50 10.0 undecidable manual PN 323 2.3976 1.3 0.5
--.PO9.Z. 1985-03-24T08:28:36.00 10.0 undecidable manual SN 320 1.1211 0.26 0.7
--.BS1.Z. 1985-03-24T08:28:34.50 10.0 undecidable manual SN 143 1.1433 -1.67 0.2
--.AR1.Z. 1985-03-24T08:28:31.00 10.0 undecidable manual PN 338 1.9203 0.33 1.2
--.RDP.Z. 1985-03-24T08:28:29.50 10.0 undecidable manual SG 273 0.8991 0.54 0.6
--.AS1.Z. 1985-03-24T08:28:27.00 10.0 undecidable manual PN 325 1.6428 0.22 1.4
--.SGO.Z. 1985-03-24T08:28:26.50 10.0 undecidable manual PN 137 1.5429 1.1 0.9
--.PO9.Z. 1985-03-24T08:28:21.70 10.0 undecidable manual PN 320 1.1211 2.01 0.3
--.BS1.Z. 1985-03-24T08:28:20.50 10.0 undecidable manual PN 143 1.1433 0.56 1.5
--.MNS.Z. 1985-03-24T08:28:18.50 10.0 undecidable manual PN 306 1.1433 -1.36 0.8
--.RDP.Z. 1985-03-24T08:28:14.00 10.0 undecidable manual PG 273 0.8991 -1.78 0.6
--.DUI.Z. 1985-03-24T08:28:12.00 10.0 undecidable manual SG 96 0.3996 -1.02 0.4
--.AQU.Z. 1985-03-24T08:28:11.30 10.0 undecidable manual PG 329 0.7437 -1.79 0.5
--.DUI.Z. 1985-03-24T08:28:06.20 10.0 undecidable manual PG 96 0.3996 -0.38 1.7
--.SD1.Z. 1985-03-24T08:28:02.00 10.0 undecidable manual SG 273 0.0777 0.02 1.1
--.SD1.Z. 1985-03-24T08:28:00.30 10.0 negative manual PG 273 0.0777 0.1 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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