Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 24-03-1985 ore 03:37:10 (Italia) in zona: 4 km NE Picinisco (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NE Picinisco (FR), il

  • 24-03-1985 02:37:10 (UTC)
  • 24-03-1985 03:37:10 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6690, 13.9080 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Picinisco FR 4 1218 1218
Settefrati FR 5 728 1946
San Biagio Saracinisco FR 6 349 2295
Villa Latina FR 8 1241 3536
San Donato Val di Comino FR 9 2107 5643
Gallinaro FR 9 1269 6912
Atina FR 10 4316 11228
Pizzone IS 11 329 11557
Civitella Alfedena AQ 11 296 11853
Barrea AQ 12 726 12579
Villetta Barrea AQ 12 653 13232
Belmonte Castello FR 13 739 13971
Alfedena AQ 13 864 14835
Vallerotonda FR 13 1581 16416
Castel San Vincenzo IS 13 516 16932
Alvito FR 14 2713 19645
Scapoli IS 14 680 20325
Opi AQ 14 420 20745
Scontrone AQ 14 574 21319
Montenero Val Cocchiara IS 14 538 21857
Acquafondata FR 14 263 22120
Sant'Elia Fiumerapido FR 15 6166 28286
Rocchetta a Volturno IS 16 1113 29399
Casalattico FR 16 574 29973
Cerro al Volturno IS 16 1281 31254
Terelle FR 17 422 31676
Casalvieri FR 17 2698 34374
Vicalvi FR 17 783 35157
Viticuso FR 17 353 35510
Posta Fibreno FR 18 1139 36649
Colli a Volturno IS 18 1349 37998
Pescasseroli AQ 18 2203 40201
Filignano IS 19 648 40849
Fontechiari FR 19 1303 42152

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
75 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
81 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
86 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
86 Km a E di Latina (125985 abitanti)
87 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
89 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
89 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
90 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
91 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
92 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
93 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
94 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
94 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
96 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
98 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-03-24
02:37:10
41.669 13.908 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 3569
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-03-24 02:37:10 ± 0.279
Latitudine 41.6690 ± 0.0307
Longitudine 13.9080 ± 0.0286
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3569

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4161.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02186
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 3569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CH1.Z. 1985-03-24T02:37:51.00 10.0 undecidable manual PN? 324 2.4309 -0.01 0.4
--.MNS.Z. 1985-03-24T02:37:49.00 10.0 undecidable manual SN 308 1.1544 -1.22 0.2
--.AR1.Z. 1985-03-24T02:37:46.00 10.0 undecidable manual PN 339 1.9536 1.43 0.3
--.RDP.Z. 1985-03-24T02:37:42.00 10.0 undecidable manual SG? 276 0.888 -0.36 0
--.AS1.Z. 1985-03-24T02:37:41.50 10.0 undecidable manual PN 326 1.6761 0.89 0.7
--.SGO.Z. 1985-03-24T02:37:37.50 10.0 undecidable manual PN 135 1.5318 -1.13 0.5
--.TR9.Z. 1985-03-24T02:37:34.00 10.0 undecidable manual PN 121 1.1655 0.3 1.4
--.PO9.Z. 1985-03-24T02:37:34.00 10.0 undecidable manual PN 321 1.1544 0.52 1.2
--.BS1.Z. 1985-03-24T02:37:33.60 10.0 undecidable manual PN 142 1.1211 0.48 1.3
--.SOR.Z. 1985-03-24T02:37:32.20 10.0 undecidable manual PN 163 1.1211 -0.99 0.7
--.MNS.Z. 1985-03-24T02:37:32.50 10.0 undecidable manual PN 308 1.1544 -1.04 0.7
--.OVO.Z. 1985-03-24T02:37:31.30 10.0 undecidable manual PG 156 0.9213 1.84 0.1
--.RDP.Z. 1985-03-24T02:37:29.00 10.0 undecidable manual PG 276 0.888 0 1.6
--.DUI.Z. 1985-03-24T02:37:27.00 10.0 undecidable manual SG? 91 0.3996 0.35 0
--.AQU.Z. 1985-03-24T02:37:26.50 10.0 undecidable manual PG 331 0.777 -0.42 1.4
--.SGG.Z. 1985-03-24T02:37:20.40 10.0 undecidable manual PG 128 0.444 -0.4 1.4
--.DUI.Z. 1985-03-24T02:37:19.50 10.0 undecidable manual PG 91 0.3996 -0.43 1.4
--.SD1.Z. 1985-03-24T02:37:14.50 10.0 undecidable manual SG 298 0.0777 0.14 0.9
--.SD1.Z. 1985-03-24T02:37:12.50 10.0 negative manual PG 298 0.0777 -0.34 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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