Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 15-08-1998 ore 17:16:45 (UTC) in zona: 2 km E Castel Sant'Angelo (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km E Castel Sant'Angelo (RI), il

  • 15-08-1998 17:16:45 (UTC)
  • 15-08-1998 19:16:45 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3910, 13.0500 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel Sant'Angelo RI 2 1308 1308
Borgo Velino RI 2 972 2280
Antrodoco RI 4 2588 4868
Micigliano RI 7 127 4995
Cittaducale RI 8 6828 11823
Concerviano RI 9 291 12114
Petrella Salto RI 11 1197 13311
Cantalice RI 15 2755 16066
Longone Sabino RI 15 597 16663
Belmonte in Sabina RI 15 636 17299
Borbona RI 15 617 17916
Fiamignano RI 15 1413 19329
Posta RI 15 694 20023
Rieti RI 15 47698 67721
Cagnano Amiterno AQ 16 1369 69090
Rocca Sinibalda RI 16 815 69905
Varco Sabino RI 17 187 70092
Scoppito AQ 17 3727 73819
Marcetelli RI 18 89 73908
Poggio Bustone RI 18 2055 75963

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
38 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
51 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
52 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
62 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
69 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
72 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
78 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
81 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
91 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
92 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
92 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
95 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
96 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
96 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
96 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1998-08-15
17:16:45
42.391 13.05 2 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 348459
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-08-15 17:16:45 ± 0.164
Latitudine 42.3910 ± 0.0087
Longitudine 13.0500 ± 0.0107
Profondità (km) 2 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 348459

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1308.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00996
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 348459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:26:23
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1998-08-15T17:17:23.94 10.0 undecidable manual SN 356 1.11 -0.05 0.6
--.SNTG.Z. 1998-08-15T17:17:16.42 10.0 undecidable manual SG 354 0.8658 0.18 0.6
--.ASS.Z. 1998-08-15T17:17:12.52 10.0 undecidable manual SG 336 0.7326 0.62 0.3
--.ARV.Z. 1998-08-15T17:17:08.26 10.0 undecidable manual PN 356 1.11 0.74 0.4
--.SDI.Z. 1998-08-15T17:17:03.00 10.0 undecidable manual PG 140 0.8769 -0.37 1.2
--.SNTG.Z. 1998-08-15T17:17:02.52 10.0 undecidable manual PG 354 0.8658 -0.53 0.8
--.NRCA.Z. 1998-08-15T17:17:02.22 10.0 undecidable manual SG 6 0.444 0.05 0.8
--.ASS.Z. 1998-08-15T17:16:59.93 10.0 undecidable manual PG 336 0.7326 -0.61 0.7
--.AQU.Z. 1998-08-15T17:16:55.61 10.0 undecidable manual SG 98 0.2553 0.45 0.5
--.MNS.Z. 1998-08-15T17:16:55.12 10.0 undecidable manual SG 269 0.2664 -0.45 0.5
--.NRCA.Z. 1998-08-15T17:16:54.71 10.0 undecidable manual PG 6 0.444 -0.21 1.8
--.MNS.Z. 1998-08-15T17:16:51.64 10.0 undecidable manual PG 269 0.2664 0.53 1
--.AQU.Z. 1998-08-15T17:16:50.90 10.0 negative manual PG 98 0.2553 0.02 4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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