Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 01-10-1986 ore 20:49:35 (Italia) in zona: 2 km N Fivizzano (MS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km N Fivizzano (MS), il

  • 01-10-1986 19:49:35 (UTC)
  • 01-10-1986 20:49:35 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2520, 10.1230 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fivizzano MS 2 7925 7925
Comano MS 5 714 8639
Licciana Nardi MS 7 4949 13588
Casola in Lunigiana MS 7 988 14576
Minucciano LU 11 2102 16678
Bagnone MS 12 1887 18565
Aulla MS 13 11263 29828
Tresana MS 14 2044 31872
Villafranca in Lunigiana MS 14 4770 36642
Sillano Giuncugnano LU 15 1085 37727
Podenzana MS 15 2180 39907
Fosdinovo MS 15 4883 44790
Piazza al Serchio LU 16 2367 47157
Filattiera MS 17 2309 49466
Monchio delle Corti PR 18 933 50399
Mulazzo MS 19 2424 52823
Castelnuovo Magra SP 19 8415 61238
Santo Stefano di Magra SP 19 9360 70598
Bolano SP 19 7813 78411
Carrara MS 19 63133 141544
Ortonovo SP 20 8277 149821
Camporgiano LU 20 2176 151997
Vagli Sotto LU 20 939 152936

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a N di Carrara (63133 abitanti)
24 Km a N di Massa (69479 abitanti)
28 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
44 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
55 Km a NW di Lucca (89046 abitanti)
63 Km a S di Parma (192836 abitanti)
64 Km a NW di Pisa (89158 abitanti)
64 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
73 Km a W di Pistoia (90315 abitanti)
78 Km a SW di Modena (184973 abitanti)
79 Km a N di Livorno (159219 abitanti)
85 Km a SW di Carpi (70699 abitanti)
88 Km a W di Prato (191150 abitanti)
95 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
96 Km a E di Genova (586655 abitanti)
98 Km a S di Cremona (71901 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1986-10-01
19:49:35
44.252 10.123 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 34959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-10-01 19:49:35 ± 0.318
Latitudine 44.2520 ± 0.0151
Longitudine 10.1230 ± 0.0193
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 34959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2277.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 60
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02874
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 34959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:35:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SAX.Z. 1986-10-01T19:50:26.80 10.0 undecidable manual PN 349 3.0414 2.01 0.1
--.VOY.Z. 1986-10-01T19:50:25.00 10.0 undecidable manual PN 54 3.1857 -1.88 0.1
--.MUO.Z. 1986-10-01T19:50:24.20 10.0 undecidable manual PN 339 2.8971 1.23 0.4
--.CRE.Z. 1986-10-01T19:50:23.00 10.0 undecidable manual SN 114 1.4541 0.2 0.6
--.LRG.Z. 1986-10-01T19:50:22.10 10.0 undecidable manual PN 254 2.8194 0.33 1.1
--.SAL.Z. 1986-10-01T19:50:21.30 10.0 undecidable manual SN 11 1.3764 0.28 0.6
--.LLS.Z. 1986-10-01T19:50:21.80 10.0 undecidable manual PN 343 2.7084 1.62 0.2
--.LMR.Z. 1986-10-01T19:50:20.50 10.0 undecidable manual PN 251 2.7639 -0.41 1.1
--.FRF.Z. 1986-10-01T19:50:18.50 10.0 undecidable manual PN 255 2.5863 -0.13 1.2
--.OSS.Z. 1986-10-01T19:50:16.90 10.0 undecidable manual PN 0 2.4309 0.52 1.1
--.VDL.Z. 1986-10-01T19:50:14.40 10.0 undecidable manual PN 348 2.2755 0.13 1.3
--.SOO.Z. 1986-10-01T19:50:14.00 10.0 undecidable manual PN 277 2.1645 1.2 0.6
--.ORX.Z. 1986-10-01T19:50:11.00 10.0 undecidable manual PN 312 2.0424 -0.1 1.4
--.STV.Z. 1986-10-01T19:50:10.60 10.0 undecidable manual PN 270 1.998 0.18 1.4
--.CTI.Z. 1986-10-01T19:50:10.00 10.0 undecidable manual PN 30 2.0868 -1.71 0.2
--.SBF.Z. 1986-10-01T19:50:09.90 10.0 undecidable manual PN 259 1.9536 -0.11 1.5
--.VAI.Z. 1986-10-01T19:50:09.50 10.0 undecidable manual PN 329 1.8648 0.78 1
--.CVF.Z. 1986-10-01T19:50:08.90 10.0 undecidable manual PN 208 1.9092 -0.35 1.4
--.IMP.Z. 1986-10-01T19:50:04.70 10.0 undecidable manual PN 258 1.6317 -0.72 1.1
--.ROB.Z. 1986-10-01T19:50:04.30 10.0 undecidable manual PN 272 1.6095 -0.79 1.1
--.CRE.Z. 1986-10-01T19:50:03.50 10.0 undecidable manual PN 114 1.4541 0.48 1.4
--.SAL.Z. 1986-10-01T19:50:01.00 10.0 undecidable manual PN 11 1.3764 -0.98 0.9
--.CO9.Z. 1986-10-01T19:50:01.00 10.0 undecidable manual SG 316 0.6993 -0.66 0.5
--.FIN.Z. 1986-10-01T19:50:00.90 10.0 undecidable manual PN 268 1.3653 -0.91 0.9
--.PS9.Z. 1986-10-01T19:49:58.00 10.0 undecidable manual SG 151 0.5994 -0.43 0.9
--.GEN.Z. 1986-10-01T19:49:54.60 10.0 undecidable manual PG 281 0.8547 0.86 1
--.BDI.Z. 1986-10-01T19:49:51.00 10.0 undecidable manual SG 118 0.3885 -0.04 1
--.CO9.Z. 1986-10-01T19:49:50.00 10.0 undecidable manual PG 316 0.6993 -0.8 1
--.VEA.Z. 1986-10-01T19:49:50.70 10.0 undecidable manual PG 330 0.7326 -0.59 1.3
--.PS9.Z. 1986-10-01T19:49:49.50 10.0 undecidable manual PG 151 0.5994 0.55 1.3
--.BDI.Z. 1986-10-01T19:49:45.00 10.0 negative manual PG 118 0.3885 0.32 3
--.BVT.Z. 1986-10-01T19:49:42.40 10.0 undecidable manual PG 315 0.3108 -0.57 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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